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Adnkronos
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8 giu 2011
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Non solo moda per Prada. L'intreccio dell'arte nelle sale di Ca' Corner

Di
Adnkronos
Pubblicato il
8 giu 2011

Non solo moda. Prada apre l'attività artistica del Gruppo in Laguna inaugurando, nel settecentesco palazzo fatto restaurare di Ca' Corner della Regina, una mostra (dal 4 giugno al 2 ottobre 2011) che tiene a battesimo il nuovo corso dell'edificio. Il 1° giugno l'inaugurazione, gremita di ospiti illustri. Oltre 1200 tra personalità del mondo dell'arte, della cultura, dello spettacolo accorse ad ammirare il nuovo spazio espositivo a Venezia della Fondazione Prada e la sua raccolta di opere, appendice della Fondazione che a Milano esiste già dal 1993 e che presto (nel 2013) vedrà inaugurata la nuova sede firmata da Rem Kolhaas.

Prada
Un'immagine frontale di Ca' Corner della Regina

Un'opera ospitata nelle sale di Ca' Corner della Regina. Lucio Fontana, "Concetto spaziale. La fine di Dio. 4 works" (1963). Foto: Attilio Maranzano
La nuova 'mission' di Miuccia & Co. è dunque il restauro di questo palazzo che si erge su tre livelli. Un progetto che vede la collaborazione delle Fondazione Musei Civici di Venezia (usufruttuaria dello storico stabile di proprietà del Comune di Venezia) che glielo ha messo a disposizione per sei anni, con possibilità di raddoppio. L'obiettivo è il recupero nel rispetto della sua storia, con un restauro conservativo su modello di quello adottato a Palazzo Fortuny.

L'interno delle sale di Ca' Corner della Regina (per ora restaurati solo in parte) ospita l'esposizione, curata da Germano Celant, che raccoglie una lunga serie di opere. Ci sono le imponenti sculture di Anish Kapoor, Michael Heizer e Jeff Koons che dal piano terra al primo piano nobile formano, intrecciate a importanti opere di Walter De Maria, John Baldessari, Charles Ray, Tom Friedman, Domenico Gnoli, Damien Hirst, Louise Bourgeois, Blinky Palermo, Bruce Nauman, Pino Pascali, Donald Judd, Francesco Vezzoli e Maurizio Cattelan, l'intero percorso architettonico.

La mostra documenta, con progetti speciali e inediti, il dialogo in costruzione con istituzioni museali internazionali, instaurando uno scambio creativo tra le loro collezioni e gli interventi degli artisti contemporanei. Per questa ragione Thomas Demand è stato invitato a dialogare con importanti materiali provenienti dai Musei Civici di Venezia, mentre si è chiesto a Jean-Paul Engelen, direttore del Public Art Programs dell’Arabic Museum of Modern Art, di Doha in Qatar, di stabilire un ponte linguistico tra un reperto storico, proveniente dal Museum of Islamic Art, e il lavoro dell’artista contemporanea Buthayna Ali, e a The State Hermitage di San Pietroburgo di presentare inedite ceramiche del XVIII secolo in parallelo con l’opera di Jeff Koons Fait d’Hiver (1988).

Prada
Un'opera ospitata all'interno di Ca' Corner della Regina. Lucio Fontana, "Concetto spaziale. La fine di Dio. 4 works" (1963). Foto: Attilio Maranzano

A Nicholas Cullinan, curatore di International Modern Art per la Tate Modern, Londra, il compito di attraversare la collezione offrendo una sua lettura del periodo dell’arte italiana dal 1952 al 1964, che comprende opere di Alberto Burri, Enrico Castellani, Lucio Fontana, Francesco Lo Savio, Piero Manzoni, Salvatore Scarpitta e Mario Schifano.

In questa occasione a Ca’ Corner della Regina, l'incontro tra la cultura occidentale e congolese sfociato nel 2008 nella costruzione, a Londra, del The Double Club di Carsten Höller, sarà svelato attraverso una pubblicazione che ne raccoglie la documentazione completa.

L’interazione tra le arti in movimento, che mette in relazione la produzione cinematografica del regista Todd Solondz con i video di animazione di Nathalie Djurberg, sarà oggetto della sezione curata da Marco Giusti. Un insieme di presentazioni e di contenuti trasversali che sono testimonianza dell’intreccio fluido tra moderno e contemporaneo, tracce di un futuro percorso per le attività della Fondazione Prada.

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