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Versione italiana di
Laura Galbiati
Pubblicato il
22 mar 2019
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Nike: utile netto trimestrale a 1,1 miliardi di dollari

Di
Reuters
Versione italiana di
Laura Galbiati
Pubblicato il
22 mar 2019

Nike ha annunciato di aver registrato un utile superiore alle previsioni nel terzo trimestre, chiuso il 28 febbraio, anche se le vendite in America del Nord non hanno raggiunto il consensus e ciò ha determinato un calo del 4% del titolo negli scambi dopo la chiusura della Borsa di New York.

Instagram @nikewomen


Il colosso americano di articoli sportivi ha visto il suo giro d’affari aumentare del 7% a 9,61 miliardi di dollari (8,5 miliardi di euro), in linea con il consensus IBES Refinitiv. È la prima volta dopo sei trimestri che il fatturato non supera il consensus.
 
Anche in Nord America le vendite sono cresciute del 7%, a 3,81 miliardi di dollari, ma gli analisti avevano previsto in media 3,87 miliardi di dollari. “La causa di questa debolezza sul mercato domestico non è ancora del tutto chiara, ma è possibile che quanto successo al giocatore di basket della Duke University abbia avuto un impatto negativo nel breve periodo”, ha commentato Kian Salehizadeh, analista di Blockforce Capital. La lesione causata a Zion Williamson, giovane speranza del basket americano, dalla rottura della sua Nike dopo qualche decina di secondi di gioco ha suscitato proteste contro il brand sui social network.

Secondo Salehizadeh, anche la debolezza generale delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti negli ultimi mesi ha probabilmente avuto un impatto negativo. Nike ha segnalato inoltre un ribasso nelle vendite del suo marchio Converse in USA.
 
Il produttore delle scarpe da basket Air Jordan ha registrato un utile netto di 1,1 miliardi di dollari nei tre mesi, ossia 68% per azione, contro una perdita netta di 921 milioni (57 cent/azione) l’anno scorso, quando aveva contabilizzato un onere di due miliardi di dollari, in linea con la riforma fiscale americana. L’azione Nike ha ceduto circa il 4%, a 84,72 dollari, negli scambi dopo la chiusura di Wall Street, dopo aver chiuso in rialzo dell’1,52% a 88,01 dollari, nuova chiusura record dopo quella registrata il 18 marzo.
 
Il titolo numero uno mondiale di articoli sportivi è cresciuto di quasi il 19% quest’anno, grazie soprattutto alla strategia di sviluppo dell’e-commerce, al lancio di nuovi prodotti e al miglioramento della catena di approvvigionamento. In occasione di una conferenza telefonica sui risultati, il gruppo ha precisato che le vendite online sono aumentate del 36% nel corso del trimestre, a tassi di cambio costanti.

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