APCOM
8 mag 2015
Nike promette: con TPP 10.000 nuovi posti di lavoro in USA
APCOM
8 mag 2015
Dopo le critiche dei giorni scorsi nei confronti di Nike per lo sfruttamento dei lavoratori e la delocalizzazione che ha tolto migliaia di impieghi negli Stati Uniti, il colosso dell'abbigliamento americano prova a difendersi. E lo fa facendo una promessa: con la firma della Trans-Pacific Partnership creerà 10.000 nuovi posti di lavoro in America nei prossimi dieci anni, oltre agli 8.550 di oggi.
La notizia arriva in un giorno fondamentale per Nike: l'8 maggio il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, visiterà la sede del gruppo a Beaverton in Oregon da dove pronuncerà un discorso per ribadire l'importanza dell'accordo che aprirà un mercato di libero scambio tra 12 Paesi del Pacifico, tra cui l'Australia e la Nuova Zelanda, la Corea del Sud e il Giappone. Ma soprattutto toglierà spazio alla Cina e al suo strapotere commerciale nella regione. I critici del TPP (tra cui, oltre ai repubblicani, ci sono i democratici di area liberal) sostengono che la partnership toglierà altri posti di lavoro negli Stati Uniti e porterà ancor di più la produzione americana nelle nazioni asiatiche in cui la manodopera è a basso costo.
Nike sostiene che la Trans-Pacific Partnership porterà benefici, facendo scendere le tariffe sulle scarpe e aumentando gli investimenti del gruppo in America. I 10.000 posti di lavoro rappresentano una piccola porzione del personale impiegato dalla società, che è di 1 milione di persone. Il 90% si trova in Asia, soprattutto in Vietnam, uno dei Paesi coinvolti nelle discussioni per la creazione del mercato unico nel Pacifico.
Fonte: APCOM