Nike: crescono del 26% gli ordini in Europa

Nike ha annunciato giovedì utili in crescita nel secondo trimestre, chiuso il 30 novembre, grazie soprattutto a un aumento delle vendite di prodotti con margini più elevati, e i suoi ordini per la consegna da aprile a oggi si sono incrementati del 13%.

L'utile di questi tre mesi è aumentato del 40% rispetto al trimestre equivalente del 2012, a 537 milioni di dollari (393 milioni di euro) o 59 centesimi per azione, vale a dire un centesimo in più rispetto alle stime del servizio di Thomson Reuters Institutional Brokers' Estimate System I/B/E/S. Escludendo le attività operative cessate, l'utile è aumentato del 3%. Il margine lordo è aumentato di 1,4 punti, al 43,9%.

Il fatturato è cresciuto dell'8%, a 6,43 miliardi di dollari, appena al di sotto della stima, che era di 6,44 miliardi, ma gli ordini di abbigliamento e calzature del brand per il periodo compreso fra dicembre e aprile hanno raggiunto i 10,4 miliardi di dollari.

In Europa Occidentale, dove Nike è preceduto dal suo rivale tedesco Adidas, le vendite sono aumentate del 18% e gli ordini del 26%.

In Cina, dove il gruppo americano quest'anno ha avuto problemi di stock eccessivi, le vendite sono progredite del 5%.

Secondo Euromonitor, Nike controlla il 14,6% del mercato mondiale degli articoli sportivi, a fronte di una quota di mercato dell'11,4% per Adidas. In Europa, Adidas mantiene un piccolo vantaggio, con il 13,2% del mercato contro il 12,4% dell'azienda americana.

Nelle operazioni di after-hours trading a Wall Street, l'azione Nike è cresciuta dello 0,6%, a 78,75 dollari, dopo la pubblicazione dei risultati.

Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: Reuters