Nike continua a crescere
Un anno fa, i risultati annuali di Nike erano appena stati comunicati dalla Borsa statunitense. Il gigante dello sport e della moda lifestyle non aveva rispettato le attese, registrando un incremento delle vendite del 6%. Al termine del proprio esercizio scalato 2016-17, chiuso a fine maggio, il gruppo americano mostra nuovamente una crescita del 6%, che però questa volta soddisfa Wall Street. Tanto più che Mark Parker, il CEO, ha annunciato il perfezionamento di un accordo con il gigante dell’e-commerce Amazon per vendere direttamente scarpe sportive, abbigliamento e accessori Nike su Amazon.com (una risposta al non eccezionale momento delle vendite e alla crescita dei rivali Adidas e Under Armour).
Nell’esercizio 2016-17, lo Swoosh ha visto il fatturato raggiungere i 34,4 miliardi di dollari, +8% prima dei cambi. Nell’ultimo trimestre, il gruppo mostra una leggera decelerazione, con vendite cresciute di oltre il 5%, a 8,7 miliardi di dollari (+7% prima dei cambi).
Nell’esercizio completo, Nike ha visto progredire le vendite ai multimarca del 5%, mentre le vendite a perimetro comparabile nella sua rete di store monomarca sono progredite del 7%. La sua attività di vendita diretta è cresciuta in modo netto: +18%, a 9,1 miliardi di dollari. Le vendite online di Nike migliorano del 30% e il gruppo ha incrementato il parco di negozi fisici, a 985 punti vendita contro i 919 di un anno prima.
Tuttavia, il gruppo ha visto erosa la redditività, con un margine lordo ricalato al 44,6% contro il 46,2% dell’anno precedente, a causa di tassi di cambio meno favorevoli e di costi di produzione più elevati. In più, anche gli investimenti nel marketing, per supportare la sua offerta per i Giochi Olimpici e l’Europeo di calcio, hanno pesato sui risultati del marchio dell’Oregon, soprattutto in Europa. Le spese più basse per le sue strutture centralizzate gli permettono di mettere a segno un incremento del 6% dell'utile lordo, a 4,886 miliardi di dollari.
Nel 2018, il gruppo intende beneficiare della sua strategia “Consumer Direct Offense”, che punta a ridurre il numero di prodotti e ed aumentare la percentuale delle vendite dirette. Nike annuncia poi di prevedere una crescita in particolare in Nord America, suo primo mercato, sulla totalità di questo esercizio in corso, ma si aspetta una partenza difficile nel primo semestre.
Versione italiana di Gianluca Bolelli
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