New York: le impressioni di una Fashion Week maschile in chiaroscuro
La quinta Fashion Week Uomo di New York (NYFW: Men's) si è conclusa giovedì 13 luglio. Un’edizione riuscita, nonostante gli ostacoli rappresentati dalla perdita di stilisti famosi e di sponsor come Amazon.

John Elliott e John Varvatos, grandi nomi della NYFW: Men's dalla sua creazione, mancavano all’appello, anche se la loro rinuncia ha permesso a vari stilisti emergenti di farsi un nome e di puntare su di loro la luce dei riflettori.
Molti marchi del calendario ufficiale celebravano degli anniversari, dei successi o delle grandi svolte, oppure lanciavano per l’occasione delle nuove linee. Lo stilista Teddy Ondo Ella ha presentato il suo marchio omonimo nel pomeriggio di lunedì; l’indomani è stato Robert Geller a lanciare la sua nuova linea, Gustav von Aschenbach, in occasione del decimo anniversario del proprio brand.
Momento importante per la carriera di questi giovani designer, in finalisti del ‘Woolmark US Prize 2017-18’, Palmiers du Mal, Dyne, Death to Tennis, Kenneth Ning e N-p-Elliott, hanno tutti avuto l’opportunità di far sfilare le loro collezioni. Così come il finalista del ‘CFDA/Vogue Fashion Fund 2016’, Rochambeau, che ha addirittura potuto chiudere la stagione per la prima volta.
Gli stilisti emergenti o quelli più affermati sulla scena della moda newyorchese hanno dovuto condividere la ribalta con Todd Snyder e Raf Simons; quello di quest’ultimo è stato il grande ritorno alla Fashion Week di New York, nella quale ha presentato la collezione primavera-estate 2018 del proprio brand. Il défilé si è svolto la sera di martedì 11 luglio davanti a un pubblico composto dei buyer più influenti degli Stati Uniti, che lavorano in particolare per conto di Bergdorf Goodman, Barneys o Saks. Vi si sono viste anche celebrità come Jake Gyllenhaal, Julianne Moore, A$AP Rocky e Ashton Sanders, stilisti come Marc Jacobs o Laurence Chandleur (Rochambeau) – che ci ha confermato per e-mail la sua grande ammirazione per questa sfilata, dopo aver assistito alle due presentazioni di Raf Simons a New York.
Anche il pubblico della sfilata di Ovadia & Sons era prestigioso: la prima fila era occupata dal cestista dell’NBA Serge Ibaka, dall’ex ricevitore dei New York Giants Victor Cruz, dal DJ Major Lazer, dal produttore Jillionaire, dai rapper Fabolous e Mack Wilds, dal modello Sean O'Pry e dai testimonial della NYFW: Men's, il cestista Kelly Oubre, dei Washington Wizards, franchigia della NBA, e il rapper Young Paris.

Per finire, Rochambeau ha organizzato una festa di chiusura della Fashion Week, in collaborazione con l’artista Yung Jake, che ha proposto un’installazione e una capsule collection. I rapper Smokepurrp, Smokey MarGielaa e SquidNice hanno proposto un concerto al di sopra dell’installazione.
Gli eventi sono stati tuttavia limitati a queste poche sfilate; il resto delle presentazioni di collezioni programmate nel calendario ufficiale avevano come pubblico solo i professionisti del settore della moda, mettendo in evidenza la mancanza d’entusiasmo che molti rimproverano alla Fashion Week maschile di New York. Alcuni ospiti hanno anche espresso il loro disappunto di fronte alla mancanza di sponsor e alla debole affluenza, in confronto con le sfilate femminili del passato, in particolare al Lincoln Center, molto seguite.
Le stesse collezioni sono unanimemente considerate le responsabili di questo disinteresse: nelle precedenti edizioni, i marchi presentavano dei modelli semplici e commerciali, pronti per essere venduti, producendo una sensazione di noia durante le sfilate. Almeno in questa stagione è stato fatto un passo nella giusta direzione, con la maggioranza dei marchi presenti nel programma del calendario ufficiale che hanno presentato delle collezioni innovative, create attorno a concept chiari. I completi erano i protagonisti sia da Nick Graham, che ha presentato una linea piena di colore su un tema nautico, sia alla sfilata di EFM Engineered for Motion, che prosegue lo sviluppo del suo universo stilistico, ad un tempo sartoriale e dinamico.
Mentre questi due marchi hanno optato per abiti tradizionali, Kenneth Ning e Luar, che hanno invece sfilato alla Settimana della Moda di New York per la prima volta in questa stagione, hanno invece scelto di decostruire il sartoriale per creare forme nuove. Kenneth Ning ha reinterpretato dei blazer e delle camicie per portare alla realizzazione di nuove giacche, arrivando anche a miscelare queste due forme per proporre una nuova giacca sportiva; Luar ha invece disegnato degli abiti ispirati a completi e cappotti maschili tradizionali.
Sanchez-Kane, marchio anch’esso per la prima volta presente nel calendario ufficiale, ha ridato senso al termine avanguardia, con una collezione commovente, ispirata al diario della sua direttrice artistica, Barbara Sanchez-Kane. Il primo look del défilé presentava un blazer a doppio bottone azzurro cielo, a doppio bavero, con dei nodi ai polsi; l’outfit era seguito da alcuni capi androgini, comprendenti dei blazer destrutturati e dei top finiti solo a metà.
Fatto notevole, Barbara Sanchez-Kane fa parte delle numerose stiliste che hanno presentato le loro collezioni durante la Fashion Week maschile, così come Feng Chen Wang e C2H4 Los Angeles. Queste ultime due sono state le novità del calendario ufficiale, a fianco di Deveaux e Bode.

Lo streetwear è stato quasi esclusivamente relegato all'ultimo giorno. Yixi Chen, la stilista di C2H4 Los Angeles, ha immaginato un guardaroba da laboratorio del futuro per la sua collezione PE 2018 e il risultato somigliava a un mix di vestiti sportivi e da lavoro. Alcune ore prima, i fratelli George e Mike Heaton avevano presntato per il loro marchio Represent una collezione composta da felpe, calzoncini corti, pullover molto ampi e parka, ispirata ai manifesti propagandistici di Winston Churchill della Seconda Guerra Mondiale.
Questa edizione della NYFW: Men's ha provato che gli stilisti statunitensi di moda maschile si muovono nella direzione giusta. Se questa settimana fosse valutata solo in termini di collezioni presentate, sarebbe considerata un successo. Però l’eccitazione e l'entusiasmo che di solito accompagnano le Fashion Week mancavano all’avvenimento e non possono essere garantite solo dalla presenza di alcuni popolari testimonial.
Eppure la NYFW: Men's aveva il potenziale per raggiungere il livello di altre Settimane della Moda, ma ha dovuto far fronte alla rinuncia di molti stilisti, e ha sofferto anche della posizione troppo centrale, fra le altre ragioni. Resta il fatto che la Fashion Week Uomo di New York continua a progredire malgrado gli ostacoli.
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