New York Fashion Week: sotto il segno della diversità
Questa stagione, la settimana della moda autunno/inverno 2019-20 metterà a prova la tenacia e la resistenza al freddo di giornalisti e influencer, visto l’inverno polare che sta attanagliando tutto il Midwest e il freddo glaciale che soffia a New York. Solo i più forti e i più devoti alla moda newyorchese sfideranno le difficili condizioni climatiche, ma il calendario di questa stagione li ricompenserà sicuramente con una serie di nuovi stilisti.

La fashion week si svolgerà dal 4 al 13 febbraio e la maggior parte delle grandi sfilate avranno luogo a Manhattan, in particolare presso gli Spring Studios e l’Industria nel West Village, oltre che al Pier59 a Chelsea. Anche per questa stagione, la NYFW adotterà la stessa formula messa in campo dal CFDA (Council of Fashion Designers of America) nel febbraio 2018: tre giorni di prêt-à-porter maschile, seguiti da tre giorni di moda donna.
Tra le assenze da segnalare, Calvin Klein, che ha annullato la sua sfilata in seguito alla partenza di Raf Simons lo scorso dicembre, così come Tommy Hilfiger, che ha deciso di presentare la sua collezione Tommy x Zendaya a Parigi. Altri brand che brillano per la loro assenza sono Victoria Beckham, che non è ancora tornata a New York dopo il suo decimo anniversario celebrato a Londra la scorsa stagione, e Rodarte, che presenterà la sua collezione per l’autunno 2019 in California, patria delle sorelle Mulleavy. Anche Escada, che lo scorso settembre ha celebrato il suo 40esimo anniversario con una sfilata della sua collezione primavera 2019 sotto la nuova direzione creativa di Niall Sloan, non figurerà nel calendario di febbraio, così come il vincitore del premio CFDA/Vogue Fashion Fund, Pyer Moss. Ma gli imperatori della moda newyorchese Marc Jacobs, Ralph Lauren, Tom Ford e Michael Kors, saranno tutti presenti sulle passerelle della Grande Mela.

Tra le novità da rimarcare in questa stagione, No Sesso, che dà il via alla moda maschile lunedì 4 febbraio. La label di Los Angeles, diretta da Pierre Davis e Arin Hayes, presenta la sua prima sfilata durante la NYFW; per la prima volta, una stilista apertamente transgender compare nel calendario ufficiale del fashion newyorchese. In un’intervista rilasciata al CFDA, Pierre Davis ha descritto No Sesso come “un brand artigianale divertente e pieno di fantasia, ma che lascia un posto d’onore all’arte e agli aspetti tecnici dei propri abiti”, spiegando che la prossima collezione sarà ispirata “ai vestiti degli uomini e delle donne d’affari, senza tener conto del genere”.

Anche Lukhanyo Mdingi, che da tempo riscuote successo nella sua natia Africa del Sud e oltre, farà il suo debutto ufficiale alla NYFW, il 6 febbraio. Lo stilista di moda maschile ha dichiarato al CFDA che la sua ultima collezione, chiamata “Perennial”, si ispira agli archivi del marchio. Nel corso dei primi giorni della fashion week avranno inoltre luogo le presentazioni e le installazioni del brand di sportswear high-tech Dyne e dei marchi di prêt-à-porter maschile Tanaka, Dear Miler e Chan Chit Lo, tutti guidati da donne.
Tra gli altri grandi nomi che fanno il loro ritorno a New York da segnalare anche Palomo Spain, mentre dopo una lunga pausa Helmut Lang sarà di ritorno nel calendario newyorchese l’11 febbraio, dopo le nomine di Alix Browne come "editor-in-residence" e di Mark Howard Thomas alla guida del prêt-à-porter maschile nell’ottobre 2017.

Quest’ultima prenderà ufficialmente il via con una sfilata inaugurale organizzata da Ralph Lauren il 7 febbraio. La maison parigina di pelletteria Longchamp farà la sua seconda apparizione a New York il 9 febbraio, dopo il suo debutto la scorsa stagione. Gabriela Hearst presenterà il 12 febbraio la sua prima collezione dopo che LVMH Luxury Ventures ha annunciato un investimento minoritario nel suo marchio. Altri brand e designer internazionali faranno la loro apparizione i giorni successivi, dalla label concettuale Sies Marjan a Palm Angels, marchio di streetwear alto di gamma. Sarà Marc Jacobs a chiudere la settimana, il 13 febbraio alle 18.
Nonostante i numerosi cambiamenti subiti dal calendario della moda newyorchese nelle ultime stagioni, questo mese di febbraio potrebbe delineare un nuovo paesaggio, popolato da volti nuovi e con un grande spazio alla diversità.
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