New York: sfilano Ralph Lauren e Calvin Klein

Da "Downtown Abbey" ad "Anna Karenina": dall'Inghilterra edoardiana della popolare serie televisiva britannica a un eleganza uscita da un grande romanzo russo. Dalle campagne dello Yorkshire all'ombra del Bolscioi. "Per l'autunno inverno 2013-14 sono stato ispirato dallo spirito di una eroina rivoluzionaria romantica e senza tempo, indipendente e audace", spiega Ralph Lauren, uno stilista che per sua stessa definizione "non disegna vestiti. Disegna sogni"

Un marinaio russo apre la nuova collezione per i prossimi grandi freddi e subito si delinea la ricerca sartoriale altissima dei capi della sfilata. Marsine dai dettagli dorati, giacche scultura con nervature di pelle, la blusa da poeta candida chiusa al collo da un fiocco o il maglione bianco a trecce portati su pantaloni neri per il giorno. Il secondo sogno sboccia la sera: romantici velluti, tessuti jaquard drappeggiati, pellicce non pellicce (Ralph non le usa da anni) e al loro posto uno shearling trattato come astrakan o mongolia.

L'esercizio di stile è ispirato ai grandi balli, alle zarine, al Bolscioi con abiti poetici e ricchissimi, per alcuni dei quali sono stati usati anche 20 metri di tessuto. Il tutto nei colori dell'epoca, blu prussia, melanzana, avorio e nero, accessoriato da borse di tappeto, sciarpe di charmeuse, cachecol di shearling. Ralph disegna sogni, ma sono sogni ancorati saldamente alla realtà di un marchio in espansione (6,9 miliardi di dollari fatturato) con una presenza globale di 393 negozi, di cui uno degli ultimi a Mosca.

Eleganza in bianco, nero e grigio per Proenza Schouler: "Abbiamo cercato di dare l'idea della leggerezza", hanno spiegato Jack McCollough e Lazaro Hernandez dopo aver mostrato ieri sera in passerella una serie di modelli dalle impalpabili spalle di tulle e bouclé.

Mantelle fluide e tuniche minimaliste nei toni del rosso papavero, l'arancio e l'avorio e accoppiate con culottes morbide e gonne dalle linee minimal sono state mandate in pedana da Giulietta, la linea disegnata da Sofia Sizzi, fiorentina trapiantata a New York e finalista della scorsa edizione del 'CFDA Award' dopo aver fatto esperienze da Gucci, Ralph Lauren e Calvin Klein.

La tavolozza è policroma anche per Calvin Klein e va dal blu, al verde malachite e bosco integrati a antracite, nero classicissimo e un bianco neve declinato in un cappotto di alpaca lavorato con effetto scozzese tono su tono.

Francisco Costa ha trovato ispirazione per la nuova collezione a un crocevia tra arte incontra la cultura urbana esplorando un nuovo scozzese anche per la sera. Cuciture rifinite e rafforzate mirano ad ottenere lavorazioni incisive e interessanti e i dettagli in metallo dorato hanno un ruolo di rilievo, dalle audaci placche sfaccettate delle cinture, alle delicate cerniere che delicatamente si chiudono sul patchwork in pelle lucida delle gonne.