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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
13 set 2021
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New York Fashion Week: Jason Wu, Coach, Brandon Maxwell e Rodarte

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
13 set 2021

La pandemia - con il suo corollario di restrizioni messe in pratica dalle autorità americane - impedisce ancora ai giornalisti europei di recarsi a New York per la Fashion Week, segnata in questa stagione dalle sfilate fisiche di decine di marchi locali. Fortunatamente, Instagram, Zoom, Twitter e la piattaforma stranamente imprevedibile del CFDA permettono di scoprire la maggior parte delle novità della scena fashion statunitense.

Jason Wu - Primavera-Estate 2022 - Prêt-à-porter donna - New York - Foto: PixelFormula


L'ombra del ventesimo anniversario dei terribili attentati dell'11 settembre aleggiava nel fine settimana. Gli attentati avvenneronel bel mezzo di una Fashion Week newyorkese, il giorno dopo una sfilata di Marc Jacobs – il quale quel giorno aveva invitato il suo pubblico a un party in un molo sulle rive del fiume Hudson, con vista mozzafiato proprio sulle Torri Gemelle, davanti alle quali era molto di moda posare per una foto.
 
La stagione di New York finora è intrisa di nostalgia ottimista e glamour vibrante, con un pizzico di spiritualismo. Focus su quattro collezioni essenziali: quelle di 3 designer indipendenti e di una grande griffe.

Jason Wu: Impressionismo stravagante
 
Il tempo trascorso da solo durante la pandemia è stato chiaramente utile a Jason Wu, che ha mostrato una delle sue migliori sfilate venerdì all'ora di pranzo.
 
Lo stilista ha organizzato la sua sfilata in una galleria del centro, costellata di piante e fiori, intorno alle quali le sue modelle passeggiavano con tranquillità. Un'atmosfera che è proseguita nella collezione, come nel magnifico trio di outfit neri e antracite con stampati a fiori, i cui dettagli sono stati leggermente stravolti: un completo composto da un bolero e un cardigan, un abito voluttuoso e un tubino.
 
Ma dove Jason Wu ha davvero osato è stato nelle stampe espressioniste, astratte e tie-dye, utilizzate su grandi crinoline, o su bellissimi abiti corti con intagli, che lasciavano intravedere chilometri di gambe, così come nel completo composto da un maglione di cashmere lilla e da una gonna ricamata di paillette.
 
Come se i personaggi di Via col vento fossero immersi nella giungla urbana contemporanea, la collezione è riuscita a essere romantica senza perdere energia. Così, un abito modernista che ricordava Vivien Leigh era disponibile in giallo canarino o nero sbiadito.
 
Collaborando con la designer di tessuti Cara Marie Piazza, famosa per le sue idee impressioniste e bizzarre, Jason Wu ha dato un'altra dimensione alla collezione. Lo stilista ci aveva abituato a linee invernali più convincenti di quelle estive: i suoi parka sono indispensabili nei mesi particolarmente rigidi di gennaio e febbraio a New York. Ma questa collezione è sfuggita alla regola; è probabilmente la proposta primaverile più memorabile che Jason Wu ci abbia consegnato fino ad oggi.

Coach - Primavera-Estate 2022 - Prêt-à-porter donna - New York - Foto: PixelFormula


Coach: Quando Bonnie Cashin canticchia “Buffalo Gals”
 
Sono pochi gli stilisti capaci di giochi di parole visivi così arguti come quelli di Stuart Vevers per Coach.
 
Il suo ultimo défilé per il mega-brand è stato annunciato da una serie di trasmissioni strampalate su "Coach TV", disponibili su Instagram, che mettono in scena personaggi camp in colori retrò, con effetti da immagini della TV degli anni '70.
 
Per questa stagione, Stuart Vevers offre una nuova versione della borsa “Bonnie Cashin”, dal nome della designer all’origine della casa di moda, con una cinghia in pelle riciclata. C'era anche una superba felpa ampia di cotone, con la scritta "Coach Leatherware". Il breve video che mostrava questo look era accompagnato dallo slogan scherzoso "Subverting American Classics Since 1941".
 
“Questa collezione primaverile svela il mio nuovo vocabolario della moda americana. È anche una celebrazione dell'ottimismo colorato e spensierato di Bonnie Cashin”, afferma Stuart Vevers.
 
Un approccio che abbiamo visto bene quando abbiamo scoperto i superbi parka e gli impermeabili a quadri giganti, o in pied de poule - tutti indossati con piccoli reggiseni sportivi, stivali militari e shorts in denim da uomo.
 
La sfilata era mista. I ragazzi indossavano parka colorati con grandi tasche, pantaloni da harem a scacchi e magliette con la scritta "Super Grump".
 
Mentre molti designer di New York si sono ritirati negli Hamptons o nella loro casa di campagna nel Berkshire l'anno scorso, il bello del britannico Stuart Vevers è che quando è arrivato a New York si è immerso nella cultura della città. Ha davvero vissuto a stretto contatto con la fauna locale, si vede nelle sue collezioni, e soprattutto in questa.
 
In uno dei suoi piccoli video su Coach TV, vediamo quattro ragazzine uscire da una stazione della metropolitana sulla linea n° 1, sulle note di "Buffalo Gals", una hit del suo connazionale britannico, il compianto Malcolm McLaren.
 
Sotto l’immagine si legge: “Real New Yorkers know the best way to get to where you need to go is the subway” (“I veri newyorkesi sanno che il modo migliore per arrivare dove devi andare è la metropolitana”). Assolutamente esatto.

Brandon Maxwell - Primavera-Estate 2022 - Prêt-à-porter donna - New York - Foto: PixelFormula


Brandon Maxwell: Come fare un ingresso sensazionale, glamour e sportivo
 
Gigi Hadid ottiene sempre i look migliori. Una verità assoluta che si è verificata ancora una volta venerdì sera alla sfilata del maestro americano del glamour tradizionale, Brandon Maxwell, durante la quale la giovane madre ha indossato un tailleur argentato.
 
Realizzati con una stampa piena di nuvole, il tailleur pantalone e la giacca imbottita erano, come dire, tagliati in modo impeccabile. La modella-star ha fornito l’andatura giusta, le mani in tasca e la giacca aperta su un reggiseno abbinato, e ha dimostrato l’atteggiamento da avere per garantirsi un ingresso strepitoso.
 
I fan club di Gigi Hadid su Twitter e Instagram hanno immediatamente celebrato l'evento, pubblicando video del suo ritorno nel backstage della sfilata tra acclamazioni prolungate.
 
Nato in Texas - anche se sei anni dopo la fondazione, il carattere newyorkese della sua casa di moda non è più da dimostrare - Brandon Maxwell ha iniziato la propria carriera nella moda come stilista fotografico. E i riflessi caratteristici della sua precedente professione erano chiaramente visibili nella collezione.
 
A 36 anni, lo stilista ama che la sua visione glamour sia servita così com'è, senza troppi fronzoli: dal lungo abito hippie stampato con un sole giapponese arancione e viola, ai vestiti corti con motivi zebrati. Ma le sue idee più fresche sono senza dubbio i pezzi maggiormente psichedelici, che aggiungono un tocco inaspettato all'insieme.
 
Tutto sommato, la proposta di Brandon Maxwell è stata elegante e intelligente, ma non si può fare a meno di immaginare come sarebbe il suo lavoro se contenesse un po' più delle sue origini nell'est Texas e un po' meno del fascino che è proprio di New York City.

Rodarte - Primavera-Estate 2022 - Prêt-à-porter donna - New York - Foto: PixelFormula


Rodarte: Bank Street in diretta su Amazon
 
Rodarte ha trasmesso la sua sfilata - che si è svolta sabato a mezzogiorno al 155 di Bank Street – in diretta su Amazon Live. I modelli vagavano per un giardino di sculture del West Village, a soli 20 isolati a nord da dove un tempo sorgevano le Torri Gemelle.
 
È stata di gran lunga la collezione più sorprendente presentata a New York finora.
 
Le sorelle Kate e Laura Mulleavy, che vivono entrambe a Los Angeles, tagliano i loro vestiti in modo esuberante, come le grandi bluse con spalle da supereroina fatte di pizzo da studentessa di epoca vittoriana.
 
Abiti splendidamente increspati e drappeggiati hanno preceduto lunghi caftani indossati su pantaloni in abbinamento. Per la sera, le due fondatrici di Rodarte hanno proposto négligé in guipure semitrasparenti che svelavano tanta biancheria intima, declinati in nero, in bianco immacolato e in rosso bordeaux. Per le occasioni speciali, superbi blazer con stampe floreali o cappotti ricamati con paillettes, color tramonto.
 
Gli abiti da star del cinema in strisce fatte di lustrini erano accattivanti, così come gli abiti di ispirazione cinese ricoperti di fiori aciduli, indossati da modelli dagli occhi bistrati.
 
Non è stato tutto perfetto - c'era qualcosa di anacronistico nelle camicie plissettate - ma nel complesso è stato lo show più intrigante della stagione americana.
 
La sottigliezza della sfilata ha trovato una conclusione perfetta nel finale. Le modelle sono apparse come sacerdotesse, vestite con eleganti tubini dai tagli puri, disponibili nei toni ecrù, vaniglia, rosa e giallo, un sottile colletto dorato intorno al collo, prima di posizionarsi su colonne di cemento. Un'immagine forte in questo giorno simbolico, a 20 anni dagli attentati che hanno ucciso quasi 3.000 vittime.
 
Su una solenne colonna sonora che proponeva il pezzo “Spa Hunter” di Dallas Acid, le due sorelle si sono salutate con cautela, vestite con un completo fiorito e una camicia western, dopo il momento di grazia che hanno saputo offrire al loro pubblico.

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