14 dic 2012
Nero Giardini : 100 negozi in Cina in 10 anni
14 dic 2012
Enrico Bracalente, amministratore unico del gruppo BAG (NeroGiardini), ha presentato il 14 dicembre i nuovi piani di sviluppo della sua azienda. I progetti di espansione a medio termine hanno l’obiettivo di consolidare il posizionamento del brand in Italia, con l’inaugurazione di nuove vetrine ed il forte rafforzamento a livello internazionale con nuove aperture in Cina, Russia e Repubblica Ceca. Investimenti per 15 milioni di euro in Cina e Europa per la NeroGiardini nei prossimi tre anni.
"In Cina – afferma Bracalente – abbiamo firmato un importante accordo con il nostro partner di Hong Kong Nanjing Vallet Garment Co. e inaugurato il 12 dicembre il nostro primo monomarca da 400 metri quadri nella città di Nanjing; a questa vetrina ne seguiranno altre 4 nei prossimi due anni, e altri 20 negozi saranno inaugurati nei successivi tre anni, portando la NeroGiardini a quota 25 punti vendita in soli cinque anni. Dopo questa prima parte della collaborazione, se i risultati saranno soddisfacenti per entrambi, l’accordo prevede l’apertura di ulteriori 75 punti vendita nei cinque anni successivi, così da raggiungere, il 2022, ben 100 monomarca in Cina ad insegna NeroGiardini”.
L’azienda guarda comunque con favore anche agli altri mercati internazionali. “Un altro importante accordo è stato appena concluso con un partner in Repubblica Ceca, che permetterà all’azienda di inaugurare a Praga altri 2 monomarca e uno showroom. Altre due aperture sono previste anche in Russia, mercato che ci sta dando forti soddisfazioni”.
Gli investimenti per questi piani di sviluppo ammontano a circa 15 milioni di euro, l’obiettivo è quello di arrivare presto ad una quota export sul fatturato di circa il 40%. Bracalente ha anticipato anche nuovi importanti accordi di distribuzione con primari gruppi di altri paesi, che permetteranno la presenza di corner o shop in shop NeroGiardini rispettivamente in 20 punti vendita in Svizzera e in 11 punti vendita in Belgio.
“Non passa comunque in secondo piano l’impegno in Italia: “Credo che un brand non possa essere forte all’estero se non è leader nel proprio paese, quindi continueremo a investire anche in Italia come e più di prima. Inaugureremo infatti 2 nuovi monomarca NeroGiardini a Rimini e Verona, e porteremo avanti i nostri ingenti investimenti in comunicazione”.
Gli investimenti non si fermeranno alla distribuzione, ma riguarderanno anche altri asset aziendali. Bracalente ha annunciato infatti un premio extra per i propri dipendenti: “Da dieci anni a fine anno la nostra azienda dà dei premi di produzione a tutti i dipendenti, iniziativa che riproporremo anche quest’anno. Credo che la ricchezza più importante di ogni azienda sia il capitale umano, e ritengo questo un investimento più che un regalo. Inseriremo in busta paga un premio extra e un buono spesa da utilizzare per Natale”.
Previste novità in futuro anche dal punto di vista industriale: “Stiamo valutando un ampliamento dei nostri stabilimenti a Monte San Pietrangeli: stiamo infatti progettando una nuova piattaforma logistica, oltre a quella già avviata nella zona industriale di Fermo, per velocizzare ancora di più il servizio per i clienti italiani. I progetti esecutivi saranno pronti entro il 2013 e contiamo di iniziare i lavori nel 2014. Inoltre ristruttureremo anche il nostro palazzo a Milano in corso Venezia, che diventerà il nostro punto di partenza verso l’estero.”
Bracalente ha poi affermato che il 2012 si chiuderà con un fatturato in linea con quello del 2011 a circa 230 milioni di euro. “Siamo soddisfatti di ciò, considerando che in Italia abbiamo fatto una importante selezione della distribuzione e dato il momenti di crisi che attraversa il paese. Proprio nell’ottica di un forte sostegno ai nostri clienti ed ai consumatori finali che scelgono NeroGiardini, nella prossima collezione abbiamo ottenuto un doppio risultato: dare un ulteriore 10% di margine al negoziante senza aumentare il prezzo finale del prodotto, anzi diminuendolo di 10-20 euro. Ciò è stato possibile grazie ad una forte riorganizzazione aziendale e ad una ottimizzazione dei costi di acquisto e di produzione, senza mai andare a scapito della qualità made in Italy del nostro prodotto”.
Bracalente ha infine voluto chiudere con un auspicio ed una proposta al sistema politico e istituzionale: “In un momento come questo vorrei che lo stato aiuti le imprese e soprattutto i loro dipendenti aumentando il potere d’acquisto delle famiglie. Quando non c’era l’euro, uno stipendio di 1,5 milioni di lire garantiva un tenore di vita adeguato, oggi invece uno stipendio di 1.100 euro non è assolutamente sufficiente. Credo che lo stato debba fare in modo che quei 1.100 euro diventino 1.500-1.600 abbassando il carico fiscale che grava su aziende e dipendenti”.
Nella stessa giornata, Enrico Bracalente ha ricevuto a Macerata il premio “Bilanci di Marca”, già ottenuto anche nello scorso 2010, assegnato da una commissione composta dai rappresentanti delle tre università delle Marche di Urbino, Ancona e Macerata.
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