Nel 2018 fatturato record per Levi Strauss, a oltre 5,5 miliardi di dollari
“Un anno eccezionale”: Chip Bergh, Presidente e Direttore Generale di Levi Strauss & Co, non ha usato eufemismi nel definire l’esercizio fiscale 2018 del gruppo, concluso il 25 novembre scorso. “Non abbiamo mai registrato una crescita simile negli ultimi 25 anni, e arriva dopo un incremento dell’8% l’anno precedente”.

Il gigante del denim, proprietario di Levi's e Dockers, ha infatti conosciuto una progressione del 13,7 % (+12,7% a tassi di cambio costanti) rispetto all’esercizio 2017, superando il tetto dei 5 miliardi di dollari e raggiungendo quota 5,575 miliardi di dollari (4,911 miliardi di euro), nonostante un rallentamento nell’ultimo trimestre, chiuso a +8,6% (+11% a cambi costanti), con 1,592 miliardi di fatturato. Nella presentazione annuale, il manager ha evidenziato in particolare vendite in rialzo dell’8% per l’uomo e del 28% per la donna.
Alla fine dell’anno fiscale 2018, la società contava 74 negozi in più rispetto al 2017. I proventi da vendita diretta sono quindi aumentati del 13% nel quarto trimestre e del 18% sull’intero anno. Anche il wholesale è cresciuto, del 7% nell’ultimo quarter e dell’11% sull’anno, soprattutto grazie a buone performance nelle Americhe e in Europa.
Grazie a questi risultati, il gruppo ha migliorato i suoi margini, raccogliendo i frutti della sua strategia di apertura di negozi e di dinamismo nelle vendite online. Il margine lordo è passato da 52,3% a 53,8%, mentre l’utile operativo da 467 a 537 milioni di dollari. E ciò sebbene la società abbia aumentato gli investimenti nella vendita diretta e in pubblicità.
Le prime tre aree di riferimento del gruppo hanno registrato fatturati in crescita nell’ultimo esercizio, Europa in testa, dove la progressione è stata del 25,4% (+21% a cambi costanti), a 1,646 miliardi di dollari. Nel Vecchio Continente Levi’s ha riscontrato una decelerazione nell’ultimo trimestre, con un aumento più contenuto, del 12,7%. Il gruppo ha visto l’utile operativo salire del 47% in Europa, per raggiungere quota 293 milioni di dollari.
Nonostante la best performance europea, le Americhe restano di gran lunga il primo mercato per Levi Strauss & Co. Con una crescita del 9,7 % (e del +7,9% nell’ultimo trimestre), l’area ha raggiunto nel 2018 3,042 miliardi di dollari di giro d’affari. Oltre ai risultati di Levi’s, il gruppo ha evidenziato i risultati della label By Signature e riscontrato un miglioramento delle performance della sua rete di negozi. L’utile operativo nelle Americhe è aumentato del 4%.
“Questi risultati riflettono la forza e la diversificazione del nostro business, oltre all’evoluzione di Levi’s in un brand lifestyle”, ha commentato Bergh. “Pur mantenendo le sue radici denim, il marchio, che potrebbe entrare in Borsa, ha introdotto nuove categorie di prodotto che gli consentono di ampliare il suo potenziale. Staremo a vedere se questi ultimi sviluppi avranno un impatto positivo sulle vendite del 2019”.
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