Pubblicato il
8 mar 2012
8 mar 2012
Nel 2011, l’occhialeria italiana si è stabilizzata, ma il 2012 si annuncia difficile
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8 mar 2012
8 mar 2012
Il comparto chiude il 2011 in positivo, con un valore di produzione di 2,65 miliardi di euro (+8,2%) rispetto al 2010, trainato ancora dalla forte crescita delle esportazioni (+10,9%). Alla vigilia del MIDO, l’importante fiera dedicata al mondo dell’occhialeria, che si terrà a Milano dall’11 al 13 marzo, il settore pubblica dei dati più che soddisfacenti.
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Ad incidere sulla crescita della produzione dell’occhialeria italiana è stato l’andamento delle esportazioni che rappresentano il 90% del fatturato, che si è attestato a 2,45 miliardi di euro, trainato soprattutto dai segmenti occhiali da sole (+12,7%) e montature (+8,1%), con una crescita media mensile del 15% nel primo semestre e del 7% nel secondo. L’Europa rimane il mercato di riferimento con una quota di oltre il 50%. La quota export verso l’America si è attestata al 28%, mentre l’Asia accoglie ormai il 18% delle esportazioni italiane (occhiali da sole e montature).
« L’Italia rappresenta il 27% della produzione mondiale e questa quota sale al 70% per la fascia alta di produzione. Mentre il 2011 è stato un anno di stabilizzazione, il 2012 si annuncia un momento difficile, come anticipato dagli ultimi mesi del 2011. Questo ci richiede di essere prudenti, mentre le aziende dovranno cambiare passo”, sottolinea Cirillo Marcolin, presidente di Anfao (Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici) e di MIDO.
Con un PIL inferiore alle attese, le prospettive sono tutt’altro che rosee. « C’è una maggiore fiducia rispetto al debito pubblico, grazie alle misure di risanamento e contro gli sprechi. Ma non bisogna deprimere le iniziative. Il governo deve fare la sua parte per favorire una ripresa della fiducia e dei consumi, ma anche supportare le nostre imprese all’estero”, ribadisce Cirillo Marcolin.
Per quel che riguarda il sell-out dell’occhialeria, il fatturato si è attestato oltre 15 miliardi di euro nel 2011 nei 4 principali mercati Europei (Germania, Spagna, Francia, Italia), secondo una ricerca pubblicata giovedì da GFK, Istituto specializzato negli studi di mercato. In crescita del 1,9%, il mercato dell’ottica in Europa è stato trainato dalle performances della Germania (+4,5%) e degli occhiali da sole (+5,3%).
“Rispetto agli altri beni durevoli, il mercato dell’ottica è sostanzialmente sano e solido. Nel 2011, c’è stata la sorpresa del mercato tedesco, che pesa il 31,7% sul totale di questi 4 paesi e la cui crescita è stata trainata dal boom delle vendite di occhiali da sole con un +42%, soprattutto da parte di un pubblico giovane.”, spiega Gianni Cossar, Global
Director della divisione ottica del gruppo GFK.
“Le condizione climatiche sono state molto favorevoli. Ma è come se i tedeschi avessero improvvisamente scoperto gli occhiali da sole! Sono stati fatti anche tanti investimenti dai produttori italiani in comunicazione e marketing integrato”, prosegue G. Cossar. Dopo la Germania è la Spagna che ha segnato la miglior crescita nel 2011 (+1,5%), seguita dalla Francia (+1%), mentre l’Italia resta stabile rispetto al 2010 a +0,2%.
Nonostante la congiuntura sfavorevole ad un prodotto considerato spesso accessorio, il mercato europeo degli occhiali da sole chiude il 2011 con una progressione del 5,3% e quello del mercato delle montature con una crescita del 1,9%, mentre le lenti a contatto si attestano a + 1,6%. Le lenti oftalmiche rallentano con + 1,3% contro il 2,8% dell’anno prima.
Dominique Muret
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