Pubblicato il
2 nov 2009
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Negli Usa il lusso resta in crisi
Pubblicato il
2 nov 2009
2 nov 2009
BERLINO, 2 nov 2009 (AFP) – A causa della crisi economica gli Stati Uniti resteranno un mercato difficile per l’industria del lusso per alcuni anni. E’ quanto prevede il direttore generale del gruppo svizzero Richemont.
Saks Fifth Avenue à New York |
In un’intervista al settimanale tedesco Wirtschafts Woche apparsa il 2 novembre, Norbert Platt spiega infatti che "Negli Stati Uniti non usa sfoggiare gioielli da 500 000 dollari quando magari il proprio collega di scrivania é appena stato licenziato e comunque si è in tempi di crisi».
Il direttore precisa inoltre che “molti consumatori in America hanno vissuto al di sopra delle loro possibilità e ora sono costretti a stringere la cinghia per risarcire debiti e rifarsi dei risparmi. E’ un processo destinato a durare ancora a lungo negli e non faciliterà la ripresa e l’avanzamento del settore del lusso nel paese".
Il direttore ha invece detto che la situazione è, al contrario, molto più favorevole in Cina, dove il settore del lusso ha ripreso a crescere. “In vari paesi del continente asiatico molti marchi hanno registrato un fatturato superiore a quello realizzato nello stesso periodo dell’anno prima, che era già motlo elevato”.
All’inizio di settembre Richemont aveva annunciato di aver avuto un calo delle vendite negli Stati Uniti pari al 16% nei primi cinque mesi dell’esercizio 2009/2010. Il gruppo detiene un portafoglio di marche di orologi e prodotti di lusso molto prestigiosi tra cui Cartier, Vacheron-Constantin, Piaget, Jaeger-LeCoultre, Montblanc et Baume & Mercier.
Di Elena Passeri
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