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Adnkronos
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Pubblicato il
21 mag 2012
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Napoleone (pitti): ''aziende sapranno come sempre anticipare risposte a crisi''
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21 mag 2012
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Paragona la crisi economica attuale a una "buriana forte e seria" che va affrontata "timonando con decisione", "con consapevolezza e senza lamentarsi troppo", ma anche sapendo bene, "ce lo insegna la storia", che il tessile abbigliamento saprà velocemente adattarsi ai cambiamenti, anzi in qualche modo anticiparli, e con essi i bisogni dei consumatori. Con il risultato che le aziende della moda precorreranno i tempi e saranno ancora più veloci della crisi stessa nel trovare soluzioni. Lo spiega all'ADNKRONOS Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, alla vigilia dell'apertura dell'82esima edizione della manifestazione fiorentina.
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"La situazione attuale - chiarisce - può essere osservata da due angolature differenti: la prima è legata alla nostra attività fieristica nuda e cruda, la quale ci sta dando delle oggettive soddisfazioni. Sono tante le aziende che vogliono investire, l'economia reale sta cercando di reagire a una situazione veramente complessa". In secondo luogo "i dati di chiusura del 2011 mostrano che per l'export è stato un anno straordinario con un +5,9% nell'area intra Ue e un +14,2% nell'area extra Ue. Si tratta - fa notare l'ad di Pitti - di dati significativamente positivi che dimostrano dinamismo e capacità del tessile-abbigliamento di adattarsi a tutto quello che accade intorno. In realtà quello che è successo nel 2009 è stato molto peggio, un anno decisamente più duro".
"La conseguenza immediata" di questa ondata di crisi "è che anche nel 2012 vedremo una contrazione dei consumi, ad eccezione delle città particolarmente turistiche dove il commercio continua a tenere". Per Napoleone, però, è bene notare anche un altro aspetto non di poco conto: "dal primo squarcio del 2012 si vede un cambiamento di comportamento del consumatore che presta molta più attenzione alla qualità del prodotto e al rapporto qualità prezzo. Si può notare che i quantitativi diminuiscono ma aumentano i margini. E' un valore importante. Una situazione che consentirà di scapolare la nottata".
Rispetto al mercato interno, stagnante secondo i dati recenti diffusi da Sistema Moda Italia, "l'influenza diretta si farà sentire sui volumi di acquisto. Il distributore chiede tempi più rapidi, rinnovo della collezione, maggiore stock, più offerta nei negozi". Certo è che "chi esporta per più del 60% riesce a compensare i cali sui mercati domestici. Gli altri sono in grande difficoltà perché il mercato è molto calato" evidenzia l'ad di Pitti Immagine.
Ora, però, "una situazione così complessa spingerà il nostro settore a innovare, a differenziarsi. Le aziende sapranno cogliere in anticipo le nuove esigenze dei consumatori - ècerto Napoleone - per mantenere i fatturati o quanto meno i margini. Questo nella storia è sempre accaduto".
Insomma la situazione "la vedo complicatissima" chiosa Napoleone che però assicura di osservare "anche una straordinaria capacità di adattamento del nostro settore". L'auspicio è che ora "il sistema finanziario e la gestione pubblica si mettano nella condizione di supportare la sana imprenditoria italiana. Le banche tornino a fare le banche. Si faccia più credito per lo sviluppo e meno finanza. Ognuno prenda le sue responsabilità e i suoi rischi. Consideriamo che qualsiasi azienda al mondo che vuole produrre l'alto di gamma di qui deve passare. Il lusso va salvaguardato".
Insomma si deve essere "coscienti, lamentarsi di meno e innovare". Questa la ricetta dell'amministratore delegato di Pitti Immagine che del governo dice: "Monti e i suoi tecnici stanno cercano di sostenere un corpo sano e vitale, ma con alcune patologie che vanno curate. E' sciocco paragonare l'Italia alla Grecia, alla Spagna o al Portogallo. Qui fare impresa è nel dna. Qui c'è l'industria. Nell'indice Fortis-Corradini, l'Italia è, su oltre 1000 prodotti nei primi posti nel mondo. Su tante cose siamo leader".
Quella che stiamo attraversando "è una buriana forte e seria e si deve timonare con decisione, ma sono oggettivamente ottimista". Napoleone si dice anche "fiducioso" rispetto alle capacità del premier Mario Monti e dei membri dell'esecutivo: "sono persone che sanno veramente come gira il mondo, non alla ricerca del consensus politico. Certo, le soluzioni richiedono del tempo. Non si può pensare che in pochi mesi si sistemino problemi che hanno se tutto va bene venti anni".
Insomma, necessario il rigore, "ma ora si guardi anche - è questo l'appello allo sviluppo".
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