20 giu 2012
Napapijri sempre più globale
20 giu 2012
Dalle montagne innevate alle grandi metropoli, Napapijri prosegue la sua metamorfosi da marchio di nicchia a griffe globale. Acquisito nel 2004 dal gruppo americano VF Corporation, il brand italiano, che celebra i suoi 25 anni con un’edizione limitata composta da alcuni suoi pezzi iconici, come lo skidoo, è presente oggi in 24 Paesi e ha fatturato 135,8 milioni di euro nel 2011. Specializzato in origine nell’outwear di montagna, il marchio, il cui nome s’ispira al Circolo Polare Artico e che ha come logo i colori della bandiera norvegese, prosegue a gran ritmo la sua internazionalizzazione grazie al 75% delle vendite realizzato all’estero. “Quest’anno abbiamo aperto 40 boutique dalla Russia alla Spagna e dovremo arrivare a un totale di 130 entro la fine del 2012. Stiamo diventando sempre più internazionali ed extraeuropei”, afferma l’AD Andrea Cannelloni. I clienti multimarca sono 2.200, di cui 700 in Italia.
Napapijri reinterpreta il blazer |
La Francia, uno dei mercati più importanti per Napapijri insieme alla Germania, pesa per il 17% sul fatturato totale e conta già 50 negozi di cui 5 aperti quest’anno. "È un mercato fondamentale, in cui vogliamo aprire 30 altri negozi nei prossimi anni. Il canale retail è essenziale per il marketing e la visibilità. Rappresenta oggi il 25% delle nostre vendite e il nostro obbiettivo e di arrivare al 40%. In questa logica, svilupperemo dei negozi bandiera che rappresentino bene il marchio", spiega il manager. A Milano, Napapjiri sta quindi cercando una nuova location per un flagship, dopo avere chiuso recentemente quello di via Manzoni, che come zona non corrispondeva alla destinazione del suo tipo di consumatore. Fuori dall’Europa, il brand ha avviato una forte collaborazione in Corea e sta entrando nei mercati cinese e giapponese.
Il marchio continua ad arricchire la sua offerta. Le collezioni uomo, donna, bambino si declinano sempre intorno a due linee principali: "Geographic", con capi quotidiani per la città e il tempo libero, e "Authentic", centrata su un abbigliamento più tecnico e performante. Concentrata sull’abbigliamento, l’impresa (che vorrebbe rilanciare anche il segmento bimba), ha affidato all’inizio dell’anno lo sviluppo in licenza degli accessori e delle borse alla società italiana Tichebox, come aveva fatto l’anno scorso per le scarpe, firmando un accordo di licenza con Hamm Market Solutions Gmbh&Co KG. Si è così estesa l’offerta di borse, soprattutto di quelle da donna. Sempre più focalizzato sul prodotto, Napapijri ha lavorato inoltre su nuove categorie e propone in questa stagione, per la prima volta della sua storia, un blazer. Battezzato “la giacca del viaggiatore” questo modello in lino o cotone, totalmente destrutturato e sfoderato ed è reinterpretato in uno spirito di comfort: “La strategia è di restare fedele al marchio e alla sua storia, facendo evolvere il prodotto seguendo le dinamiche del mercato”, conclude Andrea Cannelloni.
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