Pubblicato il
8 mar 2012
8 mar 2012
Nannini cambia volto: nuovo management e integrazione con LHP
Pubblicato il
8 mar 2012
8 mar 2012
Per la prima volta nei suoi 66 anni di storia (venne infatti fondata da Virgilio Nannini nel 1945), l'azienda di pelletteria fiorentina apre ad una dirigenza esterna, nominando Alessandro Giudice nuovo Amministratore Delegato e Alessandro Papini Direttore Generale.
www.nannini.it |
Alessandro Giudice, 42 anni, proviene dall'abbigliamento (era Direttore Generale di Mabro) e ancor prima dall'investment banking, tra IMI in Lussemburgo e HSBC, Morgan Stanley e Chase Manhattan Bank a Londra. Successivamente ha lavorato per otto anni per MPS Finance.
Alessandro Papini invece, oggi 48enne, ha un bagaglio di esperienza con un focus particolarmente spiccato sul prodotto, maturato in aziende come Ferragamo, Brioni, Bruno Magli, Prada o Conte of Florence. La famiglia Nannini, proprietaria dell'azienda da tre generazioni, ha confermato Luca Nannini alla presidenza.
Nannini punta a rilanciare un brand che negli ultimi due anni ha subito un significativo calo di fatturato (per l'80% realizzato in Italia e per il 20% all'estero), passato a 16 milioni di euro del 2010 contro i 20 milioni del 2008. Rilancio che passa certamente attraverso questo nuovo riassetto manageriale, ma anche per una profonda rivisitazione dello stile e un drastico rinnovamento delle collezioni nell'intento di tornare a creare un alone di curiosità, positività ed empatia attorno al prodotto Nannini. “Un rinnovamento del prodotto che non delegherà comunque dal core business dell'azienda”, ci dice Sandra Nannini, International Sales Manager della società, incontrata da FashionMag.com al 101esimo Mipel, “che rimarrà quello delle borse, ma anche delle calzature, della piccola pelletteria e degli accessori”.
Un modello Nannini, primavera-estate 2012 |
Intanto, il primo passaggio adottato per il riassetto e il rilancio della società è stato l'integrazione con LHP, azienda di Pontassieve (FI) nata nel 1965, nota al pubblico con il marchio Luana (attivo dagli anni Settanta), che nel 2010 ha fatto registrare un giro d'affari di 5 milioni di euro e che in passato ha gestito anche una serie di importanti licenze a livello internazionale: Ermanno Daelli nel periodo 1990-1995, Enrico Coveri nel 1992-2004, Elle nel 2001-2006. Con la fusione delle due aziende (che insieme impiegano circa 70 dipendenti) Nannini realizzerà importanti economie di costo, ma soprattutto avrà la possibilità di diversificare la sua proposta, affiancando al marchio storico omonimo il brand Luana.
Il nuovo corso di Nannini prevede inoltre un forte slancio d'internazionalizzazione. “Questa integrazione ci consentirà di affrontare nuovi mercati”, prosegue Sandra Nannini, “e in questo senso la scelta di Luana è strategica, perché si tratta di un produttore in proporzione più aperto all'export. Noi siamo già distribuiti, oltre che in Italia, anche in Austria, Belgio, Germania, Spagna e Russia, ma un poco anche in Francia, e stiamo tornando ad affacciarci sul Medio Oriente, ma per esempio, il fatto che Luana all'estero, oltre che soprattutto in Russia, sia distribuita anche tanto in Giappone, ci consentirà di affrontare anche questo importantissimo mercato, nuovo per noi e che ha rallentato meno dell'Europa”.
Un altro simbolico, ma anche sostanziale, segno di cambiamento per Nannini è l'abbandono della storica sede sociale di Via Faentina a Firenze: la fusione con Luana ha portato infatti in dote una nuova sede più moderna e funzionale da quasi 2.000 mq a Pontassieve (FI). Il piano strategico finanziario elaborato da Nannini/LHP prevede 16 milioni di fatturato per i due brand sommati insieme nel 2012, il ritorno all'utile grazie al taglio dei costi strutturali e una crescita solida nel triennio successivo. “Ma si tratta di stime molto prudenti, oneste intellettualmente, ma l'auspicio nostro e del nostro management in particolare, è di fare decisamente meglio”, precisa Sandra Nannini.
www.lhp.it |
LHP ha conferito in affitto il ramo d'azienda alla newco SIT, di cui Nannini SpA rimarrà azionista al 100%. Il progetto d'integrazione delle due società prevede poi un successivo conferimento dei due marchi Nannini e Luana alla stessa newco, con Luca Nannini Presidente e Alessandro Giudice AD. Una separazione fra proprietà e dirigenza che nelle intenzioni della società toscana, oltre a dare un segnale di discontinuità e rinnovamento, garantirà all'azienda un assetto più snello e dinamico, in grado di adattarsi più rapidamente ai mercati nazionali ed internazionali.
La Nannini SpA manterrà i 2 outlet di Firenze e Campi Bisenzio (FI), oltre ai 5 outlet sparsi nel resto d'Italia, mentre nella newco confluiranno i monomarca (oggi 10 nel Belpaese i negozi Nannini – 2 a Firenze e poi 1 ciascuno a Pordenone, Milano, Roma, Merano, Arezzo, Sorrento, Trieste, Udine) e i corner presso la grande distribuzione. Sono invece 6 gli showroom (a Milano e Firenze in Italia, a Mosca in Russia, a Barcellona in Spagna, a Salisburgo in Austria e a Bruxelles in Belgio). “L'obiettivo di aprire dei monomarca all'estero ce l'abbiamo, ma ne riparleremo non prima di un anno”, conclude Sandra Nannini.
Gianluca Bolelli
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