NYFW: da Moncler, un inno all'amore

Nel giorno di San Valentino non poteva essere che un inno all'amore. E' il tema che ha scelto Moncler Grenoble per presentare a New York la sua collezione autunno/inverno 2015-16.

Il marchio italo-francese ha intitolato la sua sfilata 'Love Factory' (fabbrica d'amore) e non a caso ha scelto gli spazi dall'architettura industriale della Duggal Greenhouse a Brooklyn e al centro vi ha installato una passerella del tutto particolare: un enorme scatola a forma di cuore a rappresentare una gigantesca confezione di cioccolatini naturalmente di colore rosso, come la passione.

In sottofondo le canzoni d'amore sempreverdi che sono la colonna sonora dei momenti più romantici, a cominciare da 'Something Stupid' cantata dalla dolce voce di Nicole Kidman in coppia con Robbie Williams.

E poi il coperchio si solleva e come una scatola con sorpresa, 25 coppie sbucano fuori sollevate da un pistone idraulico, ognuna connotata da una diversa disciplina sportiva invernale.

Dulcis in fundo, a coronamento di un sogno d'amore, ecco che dal cuore viene fuori una coppia di giovani sposi e il finale non poteva che essere uno: un bacio collettivo sulle note di 'Ti amo' di Umberto Tozzi.

Involontariamente ha completato la magia lo skyline di fronte con l'Empire State Building illuminato di rosso con luci intermittenti, a simboleggiare un cuore che batte.

Ma oltre a sprizzare amore per l'occasione, anche in questa collezione Moncler Grenoble ha mantenuto la sua vocazione prettamente sportiva unendo pezzi molto tecnici e performanti a capi versatili che si possono portare anche in città.

L'ispirazione, in linea con la tendenza per il prossimo autunno/inverno, attinge agli anni '60 e '70. Le linee aderiscono al corpo quasi a disegnarne l'anatomia con giochi contrapposti di textures e mixage geometrici di boudin e imbottiture.

Per i colori si parte da una gamma di grigi passando per tonalita' foresta e sottobosco fino ad arrivare ai rossi e ai blu.

Non mancano il nero lucido e il giallo elettrico e spicca anche il blu-bianco-rosso della bandiera francese, un omaggio al DNA del marchio fondato in Francia nel 1952 da René Ramillon e poi acquistato nel 2003 dall'imprenditore italiano Remo Ruffini.

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