Una sala enorme e vuota - quella del palazzo del Ghiaccio di Milano - è la pagina bianca su cui Msgm inizia a scrivere una nuova storia anche se - premette il direttore creativo Massimo Giorgetti - per la collezione per il prossimo inverno non c'è una storia da raccontare. Nessun moodboard o referenza, quello che domina è il momento.

Non a caso Giorgetti ha chiamato la collezione 'the ultimate illusion': "la storia da raccontare oggi”, spiega nel backstage, “è il momento che viviamo, le persone che ci circondano. Io lo faccio con la mia voglia di essere più adulto e con il nero, il tailoring e i vestiti ben fatti, cento per cento made in Italy, perché è questo oggi che la moda vuole".

Così, inaspettatamente per lo stile Msgm, la sfilata si apre con una serie di proposte in nero, viste ovviamente secondo lo spirito ironico e giovane del brand: i leggings di lycra con nodi portati con la giacca scuba e i sandali di pelliccia fluo e poi le camicie con i fiocchi e i cappotti di mohair colorato che sono un omaggio alla milanesità, insieme alle camicie con stampa 'metaverso' che riprendono il concetto di illusione sottolineato dalla poesia di Edgar Allan Poe che echeggia in sottofondo, a ricordare che tutto sembra ciò che non è proprio - conclude Giorgetti - come questo momento".