Moratti e Vincenzi: sindaci in jeans

(ANSA) - MILANO, 3 NOV - Il sindaco Letizia Moratti, generalmente vestita da vera sciura, ormai si fa vedere, anche se in versione domenicale e rilassata, con tanto di jeans 'a zampa' e perfino strappati: oggi Milano si è svegliata con questa novità istituzionale, immortalata fotograficamente sulle pagine dell'informazione cittadina.

Ma il blue jeans da sindaco è trasversale: anche Marta Vincenzi, prima cittadina di Genova e di centro-sinistra, ha rivelato di indossarlo spesso e, udite udite, perfino per le sedute del consiglio comunale. Il sindaco genovese oggi, per combinazione, era a Milano proprio per parlare di jeans dato che la sua città organizzerà, a giugno prossimo, un grande meeting dedicato alla tela di Genova, detta 'Blue de Gens' fin dal '500 e poi ribattezzata 'blue jeans' negli Usa.

"Prima c'era un regolamento - ha spiegato Vincenzi - per cui non si poteva entrare in Sala Rossa con i blue jeans: lo aveva deciso il sindaco Cerofolini, ex operaio, che non voleva vedere in aula persone trasandate. Era il tipico senso della dignità istituzionale della classe operaia, tanto che io, ancora adesso, quando vedo una persona vestita bene dico 'vestito da operaio'".

E infatti, l'avvocato Agnelli, invece, indossava spesso i jeans. Lo ricorda suo nipote, Lapo Elkann: "li metteva con giacca di tweed e perfino con il blazer blu". Se dunque l'Avvocato ha contribuito a sdoganare il jeans, forse lo ha anche reso un capo snob e un po' classista: nessuno si sarebbe sognato di impedire l'accesso all'Avvocato a causa dei suoi jeans.

"Credo che nessuno abbia mai fermato mio nonno - dice Lapo - ma anche se i jeans in passato sono stati un po' snob, adesso non lo sono più". E non sono neppure di sinistra o di destra: lo testimoniano le signore-sindaco di Milano e di Genova e anche - come fa notare Marta Vincenzi - le immagini degli scontri tra studenti, tutti vestiti di 'tela genovese'.