3 dic 2013
Moncler si appresta a fare scintille in Borsa
3 dic 2013
Grande soddisfazione ed un briciolo di emozione per Remo Ruffini, quando ha preso la parola davanti alla comunità finanziaria, lunedì 2 dicembre, nella tappa milanese del roadshow organizzato per illustrare l’offerta globale di vendita finalizzata alla quotazione di Moncler in Piazza Affari. Il presidente e direttore creativo, che ha rilevato il noto marchio di piumini nel 2003, ha raccontato la success story della sua azienda, concludendo: “Ci quotiamo per essere trasparenti e attrare talenti”.
Le richieste per l’offerta di vendita iniziata da tre giorni, che si concluderà l'11 dicembre, hanno già superato di 12 volte l'offerta, secondo quanto riferito da Reuters. Il prezzo delle azioni è stato fissato tra 8,75 e 10,2 euro. La valorizzazione dell’azienda potrebbe quindi superare i 2 miliardi di euro. Il debutto in Piazza Affari è previsto per il 16 dicembre.
“In questi anni siamo riusciti a realizzare un prodotto senza compromessi, senza mai fare dei saldi di fine stagione. Il nostro prodotto è per di più comprato per il 50% dagli uomini e per il 50% dalle donne. Un piumino di 150 grammi indossato sia sulle piste da sci che alla Prima della Scala”, ha commentato Remo Ruffini, spiegando che nella strategia futura sarà dato spazio specialmente alla maglieria e alla ricerca e innovazione.
Il successo del marchio si è costruito in 10 anni intorno a 4 assi principali: un prodotto coerente sempre legato all’heritage, innovazione, comunicazione, ed un grande controllo sulla distribuzione. Moncler si è concentrato in effetti all’inizio del suo rilancio sul suo prodotto icona: il piumino. Solo in seguito il brand si è diversificato, ma proponendo sempre prodotti di abbigliamento legati al suo mondo ed evitando le licenze. Gli stessi occhiali sono prodotti attraverso una joint-venture con Allison.
La filosofia della massima coerenza è stata applicata anche a livello di distribuzione. Gli agenti sono stati sostituiti con degli showroom diretti, i shop-in-shop trasformati in concessioni, mentre il franchising è stato praticamente eliminato. Una grande selezione è stata inoltre effettuata presso i clienti multimarca, passati da 3.000 nel 2010 a 1.800 oggi. Parallelamente si è sviluppata la rete di boutique in gestione diretta. Dalla prima apertura a Sant Moritz nel 2006, il brand è passato a 98 monomarca oggi, a cui si aggiungono 24 shop-in-shop e l’e-commerce dal 2011. Il retail rappresenta ora il 51% del totale delle vendite di Moncler, percentuale che dovrebbe presto salire al 70%.
Una grande attenzione è stata inoltre portata alla comunicazione, che assorbe investimenti pari al 6% del fatturato totale, mentre l’ufficio marketing è composto da 30 persone. Il fatturato atteso per il 2013 è di circa 570 milioni, in crescita del 16,5% sul 2012. I mercati principali di Moncler sono l’Europa e l’Asia. Nel 2014, il brand approderà in Brasile. Intende inoltre rafforzarsi in America, entrare in Canada, ma anche in Medio Oriente cominciando da Dubai, ed espandersi in Russia ed Europa dell’Est.
Copyright © 2024 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.