Escludendo gli effetti valutari, le vendite annuali del gruppo italiano del lusso Moncler sono cresciute del 25% lo scorso anno, superando le stime degli specialisti grazie alla performance del brand omonimo e di Stone Island.

I ricavi annui consolidati si sono attestati a 2,603 ​​miliardi di euro, una cifra ben al di sopra dei 2,534 miliardi di euro previsti per il celebre gruppo specializzato in piumini.
 
Nell'ultimo trimestre, è stata la regione EMEA a realizzare la performance migliore, con vendite in crescita del 30% su base annua grazie alla forte domanda in Italia, Germania e Francia.

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In Asia, le politiche di confinamento stretto hanno ostacolato le vendite del gruppo a ottobre e novembre, ma l'allentamento delle restrizioni a dicembre ha determinato una ripresa del traffico nei negozi.
 
Remo Ruffini, presidente e amministratore delegato del gruppo, ha affermato che la società ha superato le sue aspettative nel 2022, anno del suo 70° anniversario. “Per il 2023, il contesto macroeconomico rimane complesso ed è ancora caratterizzato da instabilità, ma presenta anche molte opportunità”, ha aggiunto Ruffini in un comunicato stampa.
 
Il gruppo ha proposto il pagamento di un dividendo di 1,12 euro per azione, quasi il doppio di quello dello scorso anno, che era di 0,60 euro per azione.
 
L'utile netto ha raggiunto i 606,7 milioni di euro, rispetto ai 411,4 milioni di euro del 2021, in particolare grazie a uno sgravio fiscale eccezionale di 92,3 milioni di euro per Stone Island, derivante da una rivalutazione del valore fiscale del marchio. Moncler ha acquisito il brand di abbigliamento sportivo Stone Island poco più di due anni fa.