28 mag 2013
Moncler continua a crescere nel 1° trimestre grazie al retail
28 mag 2013
Il 2013 si annuncia positivo per il gruppo Moncler, che cresce del 4,4% con un fatturato di 171,7 milioni di euro nel primo trimestre, secondo i dati pubblicati all’inizio di maggio da Eurazeo, la società d'investimenti francese entrata nel capitale dell’azienda nel giugno del 2011 con una quota del 45% e scesa in seguito al 32%.
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Il gruppo di abbigliamento ha beneficiato soprattutto dei buoni risultati del suo noto marchio di piumini, che ha registrato nel primo trimestre 2013 un fatturato di 125,6 milioni di euro, con una crescita del 16,2% rispetto al medesimo periodo l’anno scorso, mentre il fatturato della sua divisione 'Sportswear', che raggruppa i marchi Henry Cotton’s, Marina Yachting, Coast+Weber+Ahaus e la licenza 18CRR81 Cerruti, è calato del 18,3%, a 46,1 milioni di euro.
Dal 1° maggio 2013, le attività del gruppo sonno state separate in due società distinte: da una parte Moncler, che si prepara ad entrare in Borsa, dall’altra Sportswear Industries, che dovrebbe essere ceduta.
Il marchio Moncler cresce nei primi tre mesi dell’anno, ma in misura minore rispetto al primo trimestre 2012, che si era chiuso con un balzo del 36% delle vendite. Questo rallentamento è dovuto “alla riduzione del numero di punti vendita multimarca, specialmente in Italia, e all’impatto negativo dell’evoluzione del cambio delle valute”, sottolinea Eurazeo nel comunicato.
Le vendite di Moncler sono aumentate soprattutto attraverso la sua rete di boutique in proprio, che rappresenta il 53% del totale delle vendite, rispetto al 45% nel 1° trimestre 2012. Le vendite nel canale retail sono balzate del 36% nei primi tre mesi dell’anno, mentre le vendite attraverso il canale wholesale sono rimaste stabili (+1%).
“Tutte le regioni geografiche hanno registrato una solida performance, ad eccezione dell’Italia, dove l’impatto positivo della crescita organica dei negozi in proprio e delle nuove aperture non ha compensato totalmente la riduzione del numero di clienti multimarca”, indica il brand.
A fine marzo 2013, Moncler disponeva di 83 boutique in proprio (46 in Europa, 31 in Asia e 6 in Nordamerica), a cui si aggiungerà il 24 giugno prossimo una seconda boutique nel quadrilatero milanese della moda, in Via Montenapoleone.
A proposito della prossima quotazione, già nel 2011 Moncler stava predisponendo un suo ingresso in Borsa, proprio mentre era in trattative con Eurazeo, che alla fine ne acquisì il 45% del capitale sociale in quell'anno, prima di cederne il 13% agli investitori franco-cinesi di Cathay Capital e cinesi di IDG-Accel-China Capital. La pista della quotazione era stata conseguentemente accantonata.
Eurazeo possiede dunque il 32% di Moncler, Remo Ruffini il 32%, il fondo Carlyle il 18%, Cathay Capital e IDG-Accel-China Capital il 13% e il fondo Brand Partners/Mittel il 5%.
Moncler, marchio nato nel 1952 a Monestier-de-Clermont (da cui il suo nome 'Mon'-'Cler') vicino Grenoble, era crollato prima di essere comprato nel 2003 dall'italiano Remo Ruffini, che l'ha rilanciato. Da allora il brand ha ampliato le gamme prodotto (pullover, calzature...) fino agli accessori (occhiali, borse, valigie...) e prosegue una politica di espansione geografica.
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