Ansa
20 set 2018
Moncler, conti terzo trimestre positivi nonostante il caldo
Ansa
20 set 2018
"Nonostante faccia caldo il terzo trimestre va bene". Così il numero uno di Moncler, Remo Ruffini, commenta l'andamento del gruppo in questo periodo, a margine della presentazione del nuovo capitolo Moncler Genius.

Interpellato poi sui possibili effetti dell'attuale governo sul marchio dei piumini e più in generale sull'economia italiana, l'imprenditore ha osservato: "Io faccio la mia gara e continuo a vedere bella energia sia in Italia che a Milano. Sul breve periodo sono abbastanza tranquillo, poi vediamo cosa succede".
Dopo avere ricordato che Moncler realizza in Italia meno del 10% del suo fatturato, Ruffini ha aggiunto che "le politiche di ogni Paese sono importanti ma non determinanti".
Infine a proposito di eventuali uscite dall'azionariato, in particolare di EuraZeo, il presidente e amministratore delegato del marchio della moda ha rilevato che "tutti possono vendere e comprare ma non mi sembra che Eurazeo venda. Ho parlato con loro due giorni fa e mi hanno assicurato che non hanno nessun tipo di interesse per il momento".
Per la presentazione del secondo capitolo di Moncler Genius, la griffe non ha organizzato una sfilata, ma una galleria d'arte composta da cinque stanze, ognuna dedicata a una diversa video-installazione. Dopo le 8 collezioni presentate in inverno, ora ne arrivano altre cinque, che vanno a integrare le precedenti per coprire tutto l'anno, perché ogni proposta viene lanciata sul mercato con un piano individuale a cadenza mensile. Una visione che supera il tradizionale calendario semestrale dei fashion show e la temporalità delle stagioni, proponendo al consumatore visioni diverse del brand.
Se a febbraio le protagoniste erano le installazioni, questa volta ogni designer ha illustrato le sue proposte con un video. Si parte da Simone Rocha, con immagini di campagna fiorita che dilagano in uno specchio che riflette i piumini decorati da motivi di petali, i trench in PVC e nylon con motivi di corolle, abbinati a cappelli, foulard e wellington. Si passa poi al videocollage ipnotico di Moncler 1952, con i suoi colori pop, il logo esploso, i trench di nylon laccato o in crepe de chine stampato. Craig Green esplora il senso di protezione dei suoi capi liberandoli in uno spazio-video dove prendono vita cappe con cappucci e stringhe dalle forme enfatiche, con stampe e trapuntature ispirate al kite-surf. Kei Ninomiya sceglie una ricostruzione virtuale in 3D per le creazioni “Moncler Noir”, che nascono dalla somma di piccoli moduli moltiplicati e uniti insieme da piccoli anelli metallici con una tecnica dal sapore industriale ma frutto di lavoro manuale.
Tutta la collezione è dominata dal nero ed è caratterizzata da catene, petali e loghi che diventano texture su forme decise e femminili. Fragment Hiroshi Fujiwara descrive con un'animazione cinematica un'avventura attraverso elementi e stagioni, vestita di giacche, blazer a quadri, parka, field e travel jacket connotate dalle stampe/slogan tipiche del designer.
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