25 lug 2018
Moncler archivia il primo semestre dell’anno a +21%
25 lug 2018
Continua il trend positivo di Moncler, che dopo aver chiuso il primo trimestre dell’anno con una crescita del 20% a cambi correnti (+28% a cambi costanti), archivia il primo semestre a 493,5 milioni di euro, in aumento del 21% a cambi correnti (+27% a cambi costanti). In particolare, il secondo trimestre ha registrato una progressione del 26% a cambi costanti, grazie anche al lancio di 7 Moncler Fragment Hiroshi Fujiwara, il primo drop del progetto Moncler Genius.
L’EBITDA Adjusted è stato pari a 123,9 milioni di euro, rispetto ai 97 milioni del primo semestre del 2017, con un’incidenza percentuale sui ricavi pari al 25,1% (era del 23,8% nel primo semestre del 2017). L’utile netto di Gruppo è stato pari a 61,6 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi del 12,5%, in crescita del 47% rispetto ai 41,8 milioni del primo semestre del 2017.
“Nei primi sei mesi del 2018 i ricavi di Moncler sono aumentati del 27% a cambi costanti, con crescite significative in tutti i canali distributivi, retail, wholesale e digital, e in tutti i mercati, con un utile netto in miglioramento del 47%”, ha commentato Remo Ruffini, AD di Moncler. “Il lancio della prima collezione Moncler Genius ha riscosso un importante successo in tutti i mercati e in tutti i canali in cui operiamo e l’azienda è riuscita a rispettare deadline sfidanti”.
Analizzando l’andamento delle diverse aree geografiche, l’Italia ha registrato un incremento dei ricavi del 9%, soprattutto grazie all’importante crescita del canale retail. In EMEA il fatturato è aumentato del 17% a tassi di cambio costanti. In Asia e Resto del Mondo i ricavi sono cresciuti del 42% a tassi di cambio costanti, con performance significative in Giappone, Cina (dove in seguito alla decisione del governo cinese di ridurre le tasse all’importazione, a partire da luglio Moncler ha ridotto i prezzi dei propri prodotti del 3,5% in media) e Corea. Nelle Americhe i ricavi hanno registrato un aumento del 29% a tassi di cambio costanti, con risultati particolarmente buoni negli Stati Uniti e in Canada.
Crescite a doppia cifra sia per il canale retail (376,8 milioni di euro, +33% a cambi costanti), che oggi conta 209 punti vendita diretti (8 in più rispetto alla fine del 2017), di cui 4 aperti nel secondo trimestre, e 65 shop-in-shop (6 in più rispetto a fine 2017), sia per il wholesale (116,7 milioni di euro, in aumento del 12% a tassi di cambio costanti).
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