Pubblicato il
11 gen 2011
11 gen 2011
Molti marchi rinunciano alla tecnica della sabbiatura per invecchiare i jeans
Pubblicato il
11 gen 2011
11 gen 2011
![]() Verso la fine della tecnica della sabbiatura per invecchiare i jeans? |
La sabbiatura, pratica interdetta all'interno dell’Unione Europea, e dall'aprile 2009 in Turchia (terzo esportatore mondiale di jeans), è comunque ancora utilizzata frequentemente tra i subappaltatori indiani, del Bangladesh e dell'Egitto. Ecco che allora, per consentire ai loro impiegati di lavorare in condizioni decenti (ma ovviamente anche per curare la propria immagine), diversi brand hanno adottato l'iniziativa di bandire questa pratica. Così, nello scorso mese di settembre, con un comunicato congiunto, H&M e Levi Strauss & Co hanno annunciato di aver messo la parola fine all'adozione della tecnica di sabbiatura manuale al compressore in tutte le loro unità produttive. In seguito, C&A, Inditex (Zara, Massimo Dutti, Bershka), Bestseller (Jack&Jones, Only, Vero Moda), VF Corporation (Lee, Wrangler) e Promod hanno annunciato che anch'essi avrebbero presto terminato di adottare la sabbiatura (anche se alcuni non hanno ancora reso nota una data certa).
Questo mese è stata la volta di Esprit. Anche l'azienda nata nel 1968 a San Francisco infatti, ha annunciato l'immediata cessazione dell'utilizzazione di questa tecnica nella sua catena di produzione. Secondo informazioni in possesso di alcune ONG, entro la fine del 2011 molte altre griffe dovrebbero prossimamente fare lo stesso.
E' comunque da notare che molte altre aziende sono da tempo impegnate nella ricerca di tecniche differenti per ottenere questo effetto. Un brand come Marithé & François Girbaud per esempio, sviluppa sin dai suoi inizi delle tecniche alternative per creare l'effetto délavé nei jeans. L'ultima di queste, in ordine di tempo, è stata chiamata “Wattwash” ed utilizza il laser.
Di Sarah Ahssen (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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