Moda: stipendi in crescita, ma non per i dirigenti

Crescono gli stipendi nella filiera moda, ma non per i dirigenti. Il 2018 è stato un anno positivo per il settore moda e lusso, con un incremento del fatturato del +2,1% (che segue il +2,3% del 2017), trainato soprattutto dalle esportazioni. Tuttavia, la filiera si posiziona sotto la media nazionale in termini di retribuzioni, con una Ral media compresa fra i 27 e i 28 mila euro lordi annui. Inoltre, il numero di aziende e di addetti nel settore, per la prima volta dopo diversi anni, è calato.

Badenoch & Clark, azienda specializzata nel recruiting di figure manageriali ed executive, in collaborazione con JobPricing, ha realizzato, in occasione della settimana della moda, la prima indagine completa sulle retribuzioni del comparto su oltre 400.000 osservazioni, che raccoglie informazioni su Ral, quota variabile, dati per settore di una delle filiere più importanti per l'economica del Paese.

La filiera che include i settori moda lusso, tessile, abbigliamento e accessori, a confronto con il resto del settore manifatturiero, evidenzia indicatori di mercato in continua e più significativa crescita. La filiera è una delle principali voci dell'export, con una crescita di fatturato, export e numero di addetti.

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Le retribuzioni dei due settori legati all'ambito della moda sono cresciute nel 2018 rispetto al 2017, anche sopra la soglia dell'inflazione dell'1,1%. Nonostante ciò, i dirigenti sono l'unica qualifica in calo retributivo costante.

All'interno della filiera, le retribuzioni medie più elevate sono legate al settore della moda e lusso in tutte le qualifiche contrattuali. Fra i dirigenti e i quadri le retribuzioni settoriali sono inoltre superiori a quelle medie nazionali, di oltre il 3% nel settore tessile, di oltre l'8% nel settore della moda e lusso.

La retribuzione variabile nel mercato è un fattore rilevante e ha un maggior peso nel settore della moda rispetto al settore tessile. I dirigenti del sistema moda hanno tuttavia un variabile percepito, in termini di incidenza percentuale sulla Ral, inferiore alla media nazionale.