Moda, fatturato primi dieci mesi 2020 in calo del 23%

Dopo il crollo del 45% nella fase critica del primo lockdown nel secondo trimestre, nel complesso il fatturato della moda è diminuito del 23% rispetto al 2019 (-31% nei settori collegati alla moda), malgrado l'andamento migliore nei mesi estivi: i dati di consuntivo dei primi dieci mesi del 2020 - contenuti nei Fashion Economic Trends divulgati oggi dalla Camera della Moda - misurano il colpo inferto dal Covid al settore.

L'effetto del progressivo allentamento del lockdown nel terzo trimestre e a ottobre - viene spiegato - è stato di rallentare la caduta del fatturato, che è in ogni caso rimasta consistente: -26,9% nel terzo trimestre e -14,8% ad ottobre, ultimo dato ufficiale disponibile.

"La situazione nelle imprese del settore”, si legge nel report, “resta critica, secondo una rilevazione dell'Istat il 68% delle imprese a novembre riteneva che il supporto pubblico fosse necessario per non chiudere".

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Anche i dati di export restano fortemente negativi: la bilancia commerciale della moda è peggiorata di 7,3 miliardi di euro sui nove mesi rispetto ai 9 mesi del 2019, mentre nei settori collegati la contrazione è stata di 1,8 miliardi di euro, per una perdita cumulata di moda più settori collegati di 9,1 miliardi.

"Nel 2021, l'intervento pubblico sarà altrettanto importante che nel 2020”, si legge ancora nel report, “per sostenere le imprese del settore. Ci si può, tuttavia aspettare un clima migliore, una crescita dei fatturati e di non perdere posizioni sul mercato inglese".

Nell'incertezza relativa a pandemia, vaccini, scelte in materia di politiche per la ripresa, sono stati elaborati due scenari: uno più favorevole in cui il fatturato della moda italiana crescerà intorno al 15% e uno sfavorevole, con le restrizioni per il contenimento del virus prolungate fino al 2022 e una crescita che si limiterà al 6%.