Adnkronos
8 feb 2022
Moda: fatturato 2021 a 83 miliardi (+21%)
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8 feb 2022
Camera Moda rivede al rialzo le stime per il fatturato 2021. Nel preconsuntivo, l'industria del fashion e settori collegati supererà gli 83 miliardi di euro (+20,9% rispetto al 2022 e -7,8% rispetto al 2019). Le stime, sottolinea Cnmi, "sono riviste alla luce dell'evoluzione del commercio internazionale, del raggiungimento della elevata copertura vaccinale" e dei "dati positivi di ottobre e novembre".

Nei primi 11 mesi del 2021, il settore moda ha seguito la ripresa generale dell'economia italiana registrando un significativo rimbalzo del fatturato a +20,8% rispetto agli stessi mesi del 2020.
"Il 2021 è stato un anno importante”, ha sottolineato il presidente della Camera della moda italiana, Carlo Capasa, presentando il calendario della prossima fashion week femminile a Palazzo Marino, “abbiamo recuperato due terzi di quanto perso nel 2020. Di 24 miliardi in fumo ne abbiamo recuperati circa 16 e ci auguriamo di recuperare gli altri 8 persi e tornare ai livelli del 2019. Sembra che tutto vada nella direzione del recupero nel 2022".
Dopo un lieve rallentamento della velocità di crescita nei mesi estivi, l'inizio della stagione autunnale ha portato uno slancio nuovo e superiore alle attese con una notevole performance a novembre (+31,4% rispetto a novembre 2020). La crescita del fatturato è stata forte anche nei settori collegati (quasi +30%) tra i settori più dinamici ci sono gioielli e l'occhialeria che hanno pienamente recuperato i livelli pre Covid. Nel primo semestre del 2021 si è registrato il vero rimbalzo, con una crescita del 24%, mentre i dati del terzo trimestre hanno registrato una stabilizzazione (+8,6% rispetto al terzo trimestre 2020), i dati di ottobre e novembre hanno infine ridato slancio al settore con un dato di novembre particolarmente positivo (+31%).
Nei primi 10 mesi del 2021, dopo il boom del primo semestre, i dati legati all'export della moda italiana sono rimasti molto positivi, registrando una crescita complessiva delle esportazioni pari al 16,4% per i comparti della moda in senso stretto e del 39,9% dei settori collegati.
"I numeri sono di 6,3 punti percentuali più alti rispetto livelli pre Covid, nel 2019, è un ottimo risultato”, spiega Carlo Ferro, presidente di Ice Agenzia, durante una conferenza stampa della Camera della moda italiana a Palazzo Marino, Milano. “È un grande segno, l'Italia è ripartita, Milano è ripartita ed è una grande capitale nel mondo per la moda".
Tra i principali mercati esteri, l'export verso la Cina è cresciuto del 50,1%, verso gli Usa del 31,8%, verso la Francia del 20,6%. La crescita più incerta è quella verso il Giappone (+4,4%). L'unico segno negativo viene invece dall'export verso il Regno Unito (-18,3%). Nei settori collegati si è avuto un rimbalzo straordinario verso gli Emirati poi che raddoppiati e verso gli Usa (+57%, primo mercato).
"Alcuni mercati hanno risposto alla grande alle esportazioni, come Cina, Francia, e Usa”, sottolinea il presidente di Cnmi, Carlo Capasa. “Vorrei sottolineare il numero significativo del saldo con l'estero di 33 miliardi e mezzo contro i 32 miliardi e 200mila del 2019. Questo dato è significativo perché indica che stiamo producendo di più in Italia".
Nella moda in senso stretto, le importazioni hanno mostrato una lieve regressione (-1,7%) con un calo consistente dai Paesi extra Ue (-10,8%). Una crescita marcata delle importazioni si è invece registrata nei settori collegati. Il saldo commerciale complessivo di moda e settori collegati è in crescita ed è nei dieci mesi positivi per 28 miliardi, con un aumento di 9,5 miliardi rispetto al 2020.
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