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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
25 dic 2021
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Moda e sportswear: i round di finanziamento più significativi del 2021

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
25 dic 2021

Sebbene il 2021 sia stato ancora una volta segnato dalla pandemia di Covid-19, i marchi di moda hanno investito in strategie lungimiranti, che vanno dalla diffusione internazionale e dal rafforzamento della presenza retail e digitale fino allo “sviluppo di nuove iniziative responsabili”. Focus sui roundtables più significativi dell'anno.

Officine Générale ha stretto una partnership con il fondo di investimento The Untitled Group per finanziare l'apertura di dodici nuovi negozi - Officine Générale


Sottile equilibrio tra retail e digitale
 
Quest'anno, diversi attori del settore della moda hanno investito nello sviluppo delle loro reti digitali e fisiche. È il caso in particolare del brand parigino di prêt-à-porter Officine Générale, che lo scorso maggio ha unito le forze con il fondo di investimento The Untitled Group con l'obiettivo di rafforzare la sua componente digitale, ma anche brick-and-mortar, attraverso l'apertura di 12 nuovi negozi in tre anni, in particolare a New York, Los Angeles e Chicago.

Invece, il marchio di prêt-à-porter di fascia alta Ami ha accolto Sequoia Capital China nel suo capitale, al fine di accelerare trasformazione digitale e introduzione sui mercati esteri.
 
Una strategia condivisa dal brand Les Raffineurs, specializzato in regalistica, che ha finanziato il rafforzamento del proprio posizionamento digitale e la creazione di nuovi punti vendita fisici attraverso una raccolta fondi di 6,5 milioni di euro operata dal fondo Generis Capital Partners, che ha anche sostenuto i marchi di moda Balzac Paris e BonneGueule.
 
Alcune piattaforme continuano a concentrarsi esclusivamente sul digitale. Wethenew, specialista nella rivendita di sneakers nuove o in serie limitata, ha raccolto 10 milioni di euro da diversi business angel, come Christian Jorge, co-fondatore di Vestiaire Collective, con l'obiettivo di sviluppare i suoi contenuti mediatici sulla cultura streetwear, e di progredire sui social network come YouTube, Snapchat e Tiktok.
 
Una strategia incentrata sull'offerta
 
Molte raccolte di capitali sono state realizzate con l'obiettivo di supportare lo sviluppo dell'offerta di alcune aziende del settore.
 
Il gruppo Airesis ha così annunciato, lo scorso maggio, di aver sottoscritto un prestito di 2,27 milioni di euro al fine di sostenere la strategia olimpica del marchio francese Le Coq Sportif, che è stato scelto come fornitore ufficiale dei materiali della squadra francese per le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Parigi, previste per il 2024.
 
Sempre in questo contesto, l’etichetta francese di articoli sportivi Circle Sportswear ha raccolto un milione di euro dai business angel per accelerare lo sviluppo della propria offerta, attraverso diversi lanci in pre-ordine e varie collaborazioni.
 
Stessa strategia per il brand di lingerie Parade, che vuole ampliare la propria gamma di prodotti con una raccolta fondi di 17,2 milioni di euro, che servirà anche a sviluppare la customer experience fisica attraverso vari eventi in programma a New York, Los Angeles e Austin.
 
Per quanto riguarda l'e-commerce, il DNVB (brand verticale nativo digitale, ndr.) attivo nel ready-to-wear femminile Almé, che veste le donne dalla taglia 36 alle 54, ha raccolto un milione di euro con l'obiettivo di garantirsi la crescita, reclutando nuove posizioni e rafforzando il proprio budget nel marketing, in previsione di ampliare la gamma di accessori e accelerare il ritmo dei propri lanci.
 
La volontà di svilupparsi all’estero
 
Nonostante le difficoltà di import/export causate dalla crisi sanitaria, molti brand ambiscono ad uno sviluppo internazionale.
 
Lo specialista francese nel servizio di consegna di look personalizzati per bambini Little Cigogne ha così raccolto 10 milioni di euro per replicare il suo modello di business in Europa, in particolare in Germania, Paese presentato come il quinto mercato dell’e-commerce al mondo.
 
Negli Stati Uniti, Skims, il marchio di intimo modellante creato da Kim Kardashian nel 2019, ha condotto lo scorso aprile una raccolta fondi per 154 milioni di dollari (136 milioni di euro), gestita dalla società di venture capital Thrive Capital, con l'obiettivo di espandere la propria rete di vendita al dettaglio in tutto il mondo, sviluppando anche nuove categorie di prodotti.
 
I clienti come investitori
 
Vari marchi di moda hanno invece deciso di fare appello alla loro comunità di clienti perché investano nel proprio modello di business.

Patine e Atelier Unes si sono rivolti alla piattaforma di finanziamento etico Lita.co - Capture d'écran


Un'iniziativa intrapresa in particolare dal brand di moda responsabile Patine, fondato nel 2017, attraverso la piattaforma di finanziamento etico Lita.co. L'obiettivo: consentire ai singoli di investire e diventare azionisti di aziende a basso impatto sociale e ambientale.
 
Questa raccolta di fondi pari a 500.000 euro permetterà al marchio francese di finanziare i suoi progetti di sviluppo e la creazione di nuovi processi eco-responsabili.
 
Come Patine, anche il brand di moda etico e collaborativo Atelier Unes ha raccolto 400.000 euro tramite Lita.co, con l'obiettivo di finanziare lo sviluppo di abiti riciclati e ‘a rendere’, nonché il lancio di una cintura realizzata in un materiale derivante dalle vinacce.
 
Una tendenza molto apprezzata dai marchi etici, che aiuta a rafforzare i legami con la propria comunità sviluppando un sistema di finanziamento impegnato.

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