Moda bambino: il mercato francese in calo dell’1,8% nel 2016
Il mercato francese della moda bambino cresceva in modo regolare dal 2013 (+1,3% nel 2015), e invece nel 2016 è calato: le vendite in volume sono scese dell’1,8%, assestandosi a 5 miliardi di euro, secondo uno studio pubblicato da Xerfi e Precepta. Questa situazione dovrebbe persistere nei prossimi anni, dal momento che è prevista una contrazione delle vendite in Francia di circa il 2% l’anno in media fino al 2020.
Il rapporto sottolinea l’impatto sulle vendite di una “crescita della popolazione lenta e della persistente pressione sul potere d'acquisto, che incoraggia le famiglie a spostare i loro acquisti su altre voci di spesa per i loro bambini (giochi, tablet...)”.
Gli attori del settore hanno alzato i prezzi nel 2016 (+1,3%). Una strategia che ha permesso loro di resistere al calo delle vendite in volume, ma che allo stesso tempo spinge i consumatori a rivolgersi verso le insegne discount e il mercato delle occasioni. In futuro, le vendite online continueranno invece a crescere e mettere in secondo piano tutti quei commercianti al dettaglio che non avranno intercettato la svolta del Web: l'e-commerce costituisce attualmente il 16% delle vendite globali del settore dell’abbigliamento per bambino e questa cifra dovrebbe superare il 22% nel 2020.
In un mercato contratto e molto competitivo, i rivenditori scelgono di riunirsi insieme o di rilanciarsi con una nuova immagine. Il gruppo Orchestra-Prémaman ha quindi annunciato alcuni mesi fa il suo intento di fondersi con il gigante americano Destination Maternity, mentre il gruppo Zannier si è ribattezzato Kidiliz, per essere meglio percepito a livello internazionale e quindi trovare nuovi fattori di crescita al di fuori della Francia. Ricordiamo che già nel 2015 Sergent Major aveva comprato il marchio Du Pareil au même.
Infine, lo studio Xerfi-Precepta insiste sulla necessità di implementare una strategia Web efficace. “Per difendere le loro posizioni, gli attori tradizionali del comparto dovranno anche continuare la loro transizione al digitale basandosi su dispositivi multicanale senza perdere di vista l’importanza dei negozi fisici (…). Tanto più che il digitale apre anche delle nuove prospettive in termini di rapporti coi clienti, a condizione che gli operatori si dotino dei mezzi necessari per rafforzare il carattere sociale e collaborativo dei loro marchi”. Così, il report ricorda che la Francia ha 9 milioni di mamme collegate, le famose “digital mums”, che i marchi di kidswear devono conquistare.
(Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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