Miu Miu: dopo una sfilata ricca, densa e grezza, Miuccia Prada torna al top
“Grezza, istintiva, artistica e pericolosa”, ha dichiarato Miuccia Prada con una scintilla maliziosa negli occhi, dopo la sfilata innovativa di Miu Miu martedì a Parigi, nell’ultima giornata della stagione internazionale di défilé, durata ben 30 giorni.
Quasi tutto era capovolto: dai mini cardigan in cachemire bollito e stropicciato indossati su gonne di lino tagliate con molta precisione e con bretelle larghe di tessuto, alle giacche doppiopetto senza maniche da gentleman, dalle proporzioni squadrate, con spalle pagoda ricamate, e una fila di bottoni in ottone, e l'altra composta invece da semplici bottoni neri.
Tutte le giacche erano abbinate a gonne da flamenco a balze, in PVC. Molte ragazze lasciavano in mostra metri di gambe. Tutte indossavano sandali o scarpe a tacco alto tempestate di conchiglie dorate, di perle e di chiodi medievali.
Non si è vista nemmeno una stampa, nonostante i motivi a gocce di vernice visti su alcuni stivaletti, o le rotonde macchie naif su lunghi gilet afgani. Tutti gli elementi erano finemente ricamati – fino ai motivi stile cineseria su un abito grigio perla, indossato da Kaia Gerber.
Il messaggio chiave? Vari scampoli e pezzetti di tessuti diversi; pezzi di raso e seta scura cuciti su numerosi capi – che fornivano così un'estetica iconoclasta all'intera collezione. In una stagione in cui molti designer hanno sostituito le maniche classiche con sfere di tessuto, o con tutto un armamentario di seta pieghettata, questa è stata la scelta più audace di tutte.
La Miuccia è decisamente d’umore birichino – il suo party dopo show è stato previsto in diretta YouTube da Lapérouse, un ex bordello per aristocratici lungo la Senna, diventato poi un famoso ristorante e rilanciato quest'anno.
“E avreste dovuto vedere a che punto è piaciuta questa collezione alle modelle nel backstage. L’hanno adorata”, ha ridacchiato una sorniona Miuccia Prada, perfettamente consapevole che l'entusiasmo delle top model (al termine di 30 giorni di sfilate estenuanti) all'idea di poter indossare i suoi abiti è già di per sé una vera prova di verità per una collezione. La sfilata si è svolta meno di due settimane dopo il classicismo insolito, anticonformista e fuori dal tempo che Prada ha proposto a Milano, e ha ribadito l'immensa influenza di Miuccia sul mondo della moda.
L'unica cosa che è davvero un peccato è che solo pochi fortunati eletti dell’universo della moda hanno potuto ammirare il bellissimo arredamento del set di Miu Miu, costruito all'interno del gigantesco edificio del 1930 in cui ha sede il Consiglio economico, sociale e ambientale di Francia, in Place d’Iéna. Progettato nei materiali più economici – compensato e truciolare – l’arredo presentava panchine moderniste e alte colonne di legno. Si aveva l'impressione di scoprire un'installazione artistica molto cerebrale, piuttosto che uno spazio dedicato a una sfilata. Lo scenario è stato ideato da Rem Koolhaas e costruito in una settimana per 15 minuti di défilé. Alcuni operai si stavano già preparando a smantellarlo nel momento in cui gli invitati lasciavano la location.
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