29 lug 2015
Miss Bikini lancia la nuova linea “7 Sins”
29 lug 2015
L'azienda romana Miss Bikini ha scelto Mare d'Amare per il lancio della linea “7 Sins”, che debutta con la PE 2016 e sarà quindi nei negozi l'anno prossimo. Un nome che, come ha spiegato a FashionMag il direttore commerciale Sergio Levato, ironizza sul fatto che oggi avere valori sembra quasi “un peccato”. La collezione che spazia dai costumi da bagno, agli abiti fuori acqua o fuor d'acqua da sera, ha la stessa qualità della nostra prima linea, Miss Bikini, ma ha un prezzo più accessibile. Già per Miss Bikini, che l'anno scorso proponeva prezzi dai 150 ai 220 euro, quest'anno siamo scesi sui 90-150 euro. La “7 Sins” partirà, invece, dai 54 ai 69 euro”, precia Sergio Levato.
A livello retail, l'azienda è partita nel 2008 con un punto vendita a Saint-Tropez, cui sono seguiti Porto Cervo e Ibiza, dopodiché la società ha investito sull'estero. “A dicembre 2014 abbiamo aperto a Miami, poi un altro punto vendita monomarca a Puerto Banùs di Marbella, supportandolo con una serie di corner negli stabilimenti più cool di Ibiza o Formentera. Abbiamo 5 corner in totale: 3 in Spagna e 2 in Italia. Nel nostro corner alla Rinascente ci dicono che da 6 anni siamo il prodotto più venduto, poi ne abbiamo altri 2 a El Corte Inglés, a Roma abbiamo uno shop-in-shop in Via del Babuino e da Coin un corner aperto l'anno scorso”, precisa Sergio Levato.
“A questo punto, dopo Miami, entra prepotentemente nel nostro futuro il discorso dei department store, che hanno cominciato a conoscerci e a richiederci”, indica il direttore commerciale. “Come fatturato 2014, preferisco solo dire che ci troviamo in un momento particolare, in cui bisogna difendersi (non solo in Italia, anche la Francia sta cercando di ripartire) e forse questa fase è giusta perché le aziende diano più estro alle collezioni. E infatti, noi crediamo stavolta di aver proprio realizzato la nostra collezione più bella, sempre accompagnata da tanti accessori, come una linea di borse in neoprene e calzature che realizziamo completamente noi al nostro interno; un 100% Made in Italy dunque, come i nostri costumi”.
“Mare D'Amare, lo dico da italiano, sono contento abbia superato Parigi”, continua Levato. “Questa è LA fiera del settore moda mare, non ci sono Parigi, Miami, Mosca o Los Angeles che tengano. C'è Firenze, dove dovremmo fare come nel '90 quando abbiamo iniziato, anni in cui in Italia non ci batteva nessuno, l'Italia confezionava 54 milioni di pezzi ed era il primo produttore al mondo, poi abbiamo cominciato progressivamente a produrre fuori, esportando il nostro know-how, perché in Italia non si riusciva a fare impresa. Un'azienda nuova che deve pagare il 1° anno di attività il 100% delle tasse più il 50% annuale non può assolutamente riuscire a fare impresa. In Francia paghi il 30% di tasse, in Spagna il 20%, negli USA il primo anno non paghi tasse, perché capiscono che stai investendo... Mi auguro che qualcosa cambi da noi, altrimenti non vedremo la luce in fondo al tunnel”, conclude il manager.
Di Elena Passeri e Gianluca Bolelli
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