Milano Unica: un nuovo volto per rilanciare il settore

"Sembra che la crisi sia "la nuova normalità". Dunque dobbiamo essere ancora più flessibili, pur mantenendo la qualità dei prodotti e dei servizi". Ha concluso così il presidente di Milano Unica, Silvio Albini, il suo discorso inaugurale in occasione dell'apertura a Milano l'8 settembre, della XXI edizione del salone di riferimento del tessile italiano, riservato alle collezioni di tessuti e accessori per la stagione autunno-inverno 2016/17.

Nella prima giornata, i visitatori hanno scoperto il nuovo layout della mostra, che ha un tocco più contemporaneo grazie all'utilizzo di tonalità sobrie (grigio e nero). In particolare, sono stati attratti dal nuovo spazio dedicato alle tendenze “area trend”, situato al centro del primo piano, al padiglione 4, che è molto più ampio. La nuova presentazione permette di circolare meglio e soprattutto di vedere e toccare centinaia di campioni di tessuti di riferimento, che in seguito si possono andare a scoprire meglio sugli stand.

Silvio Albini si è rallegrato di una presenza di espositori in linea con lo scorso anno (404 contro 410) “L'emorragia si è fermata”, ha notato, mettendo in evidenza la presenza sempre più importante degli espositori stranieri, passati a 128 dai 103 di settembre 2014 (se vi includiamo i 47 partecipanti dell'osservatorio del Giappone e i 10 di quello della Corea).

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Elementi positivi, che non devono però nascondere “una situazione più complessa del previsto, con un periodo di grandi cambiamenti che generano incertezze”, secondo le parole di Silvio Albini.

Dopo 7 trimestri consecutivi di crescita, il tessile italiano si trova in effetti a doversi confrontare nuovamente con un'inversione di tendenza. Dopo un'annata 2014 positiva, la produzione di tessuti italici è infatti calata del 4,1% nel primo semestre del 2015 rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, secondo le stime elaborate dal centro studi di SMI-Sistema Moda Italia.

Dominique Muret (Versione italiana di Gianluca Bolelli)