11 set 2012
Milano Unica : il tessile italiano non perderà il suo ruolo nel mondo globalizzato
11 set 2012
In occasione della cerimonia inaugurale di Milano Unica, il Presidente della manifestazione, Silvio Albini, ha introdotto la XVa edizione del salone internazionale del tessile, che si tiene nei padiglioni di Fieramilanocity fino al 13 settembre, dando il benvenuto al Presidente del Consiglio Mario Monti, al Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, al Presidente dell'Agenzia ICE, Riccardo Monti e al Presidente di Sistema Moda Italia, Michele Tronconi.
Nel 2011, la tessitura italiana aveva globalmente realizzato un giro d'affari di 8,4 miliardi di euro, in crescita del 9,3% sul 2010 ma, sulla base dei dei dati elaborati da Sistema Moda italia, nel 1° semestre del 2012 il comparto ha subito una contrazione del 15,3% in termini di quantità prodotte e in calo sono risultate anche le esportazioni di tessuti, sia in valore (-5,9%), che in quantità (-10,4%). In miglioramento, anche rispetto al 2011, si presenta invece il saldo commerciale, passato dai 793 milioni di euro dello scorso anno, ai 929 milioni tra gennaio e maggio 2012, in crescita del 17,2% in conseguenza del crollo delle importazioni (-24%).
La congiuntura negativa non ha coinvolto tutti i segmenti della tessitura italiana: le vendite estere di tessuto in lana cardato hanno segnato un +3,7%, mentre quelle del tessuto in pura seta un +5,3%. Il tessuto in lana pettinato subisce un calo solo dello 0,2%, il tessuto a maglia cede il 3,7% in termini di export, mentre più critica risulta la situazione del cotone e del lino, in calo rispettivamente del 12,2 e del 13,4%.
L'Italia resta comunque primo esportatore laniero, con una quota del 39,7% del commercio mondiale, e si colloca al secondo posto per esportazione di lino e seta, con un'incidenza del 16,8% e 15,2%. Tessuto in cotone e in maglia raggiungono invece il 4° e 5° posto e va ricordato che la Cina, fatta eccezione per la lana, è il primo esportatore di tessuti per tutte le tipologie.
Questi dati dimostrano che l'Italia deve puntare sulla crescita delle esportazioni, ha sottolineato il Presidente Albini, certo verso i Paesi emergenti, ma anche verso i mercati tradizionali, quali la Cina, gli Stati Uniti o il Portogallo che, nella prima parte dell'anno, hanno visto l'export crescere rispettivamente di un +7,4%, +6,9% e +3,2%.
"Nelle difficoltà", ha aggiunto Silvio Albini "gli imprenditori tessili hanno anche imparato l’importanza del fare sistema. Fare squadra è anche l'aver portato 95 delle nostre aziende in Cina, lo scorso mese di marzo nella prima edizione di Milano Unica China a Pechino (grazie alla preziosa collaborazione dell'Istituto per il Commercio Estero), alcune anche di piccole dimensioni, che difficilmente sarebbero approdate a mercati così lontani. L'avventura cinese è impegnativa, ma abbiamo espresso un'immagine positiva unendo le forze. Il passaparola della loro ampia soddisfazione, anche per i contatti avviati, ha fatto sì che, per l’edizione che si ripeterà in ottobre a Shanghai, le richieste di iscrizioni siano già arrivate a 123, con un incremento di oltre il 30%. Un successo che senza l’esperienza maturata da Milano Unica non sarebbe stato possibile".
Concludendo il suo intervento, Silvio Albini si è rivolto direttamente a Mario Monti, invitando il Presidente ad affrontare i problemi e le zavorre che gravano sull’industria e, in particolare, sul comparto tessile: fiscalità eccessiva, costo del lavoro troppo alto, ma basso quando arriva in busta paga, costi dell’energia troppo alti rispetto alla media europea; difficoltà a finanziare l’incessante necessità di innovazione di processo e di prodotto; burocrazia. "Per continuare a far crescere l'Italia, ampliando la nostra presenza sui mercati mondiali, abbiamo bisogno di poter sapere che dietro di noi ci sono istituzioni a tutti i livelli che abbiano il nostro stesso orgoglio e passione e che comprendano l’importanza dell’avere imprenditori e imprese che quotidianamente, su mercati non protetti, accettano le sfide del mercato globale".
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