Adnkronos
6 set 2012
Milano Fashion Week: al via le sfilate il 19 settembre, punto sul settore
Adnkronos
6 set 2012
Torna il 19 settembre la settimana della moda milanese dedicata al prêt-à-porter femminile per la primavera-estate del 2013. In tutto qualcosa come 132 collezioni di cui 71 sfilate, 53 presentazioni e 12 su appuntamento.
A snocciolare i numeri della prossima edizione di Milano Moda Donna il presidente della CNMI, Mario Boselli, che ha espresso un auspicio: "Dal prossimo anno si torni a sette giorni pieni di eventi, come la moda italiana merita". Il calendario, infatti, è strutturato su sette giorni, ma soltanto i primi sei sono destinati alle grandi griffe. Il settimo ai giovani stilisti. "Stiamo gestendo la crisi molto meglio di altri settori e siamo fiduciosi di poter riprendere la strada dello sviluppo il prossimo anno anche grazie ai molti interventi messi in campo".
Tra i big, ad aprire le danze sarà Gucci. A chiuderle Roberto Cavalli. Prada è in calendario martedi 20 settembre, Giorgio Armani la domenica 23, come pure Dolce & Gabbana. Cinque gli spazi che faranno da colonne portanti alla manifestazione: Palazzo Giureconsulti, Castello Sforzesco, Palazzo Clerici e, novità di questa edizione, Palazzo della Ragione.
"Non c'è altra capitale della moda al mondo, tra New York, Londra e Parigi, che possa vantare tanti spazi artistico-storici così importanti come Milano per le presentazioni", rivendica Boselli. In particolare, Palazzo della Ragione con 356 posti a sedere nell'ampio salone del primo piano diventa per la prima volta luogo suggestivo per le sfilate.
"Sarà una settimana all'insegna dell'incontro tra la moda, la cultura e l'arte", assicura l'assessore alla Cultura Stefano Boeri che aggiunge: "Stiamo vivendo un momento difficile per un settore fondamentale dell'economia italiana. I dati sulla crisi diffusi il 5 settembre, che riguardano 700 aziende ci confermano che la filiera è in grande difficoltà. Fortunatamente, gli stessi dati ci dicono che ci sono segnali positivi dall'export che fanno sì che il settore tenga". L'assessore ha anche fatto presente che l'importanza del "rapporto tra Italia e Cina è una delle sfide su cui concentreremo i nostri sforzi. E lo stesso faremo con il design". "La sfida si vince - sostiene Boeri - se non si lasciano soli questi mondi. Vincono quelle aziende che hanno attorno il territorio che le aiuta e supporta".
Molte le iniziative che creeranno uno stretto connubio tra la moda, la cultura e l'arte: a partire dalla mostra "Gli anni '90 nelle copertine delle riviste di moda e società", che verrà inaugurata proprio all'interno del fashion Hub di Palazzo Giureconsulti mercoledi 19 settembre, fino alla sfilata charity di bambini "Fashion Kids for Children in Crisis onlus", che presenterà per l'occasione una passerella aperta al pubblico il 25 settembre.
E ancora, il 19, in Piazza Duomo, Michelangelo Pistoletto presenterà il terzo Paradiso per il manifesto della sostenibilità per la moda italianà. Un flashmob nel centro di Milano per ricordare il legame tra moda arte ed ecosostenibilità. Il 'manifesto', elaborato dalla commissione 'Ecologia e ambiente' presieduta da Anna Zegna, intende tracciare la via italiana della sostenibilità della moda.
Attenzione anche ai giovani stilisti che verranno presentati nella vip lounge Mercedes e alle sfilate di via Mercanti il 25 settembre fino alla passerella del Castello Sforzesco (alle 11,30) con le collezioni dei vincitori del concorso Nude (New Upcoming Designer). Quattro i designer emergenti: Archivio Privato, Francesca Liberatore, Mauro Gasperi, Moi Multiple.
Quello della moda è un settore che per Milano vale circa 15 miliardi di euro e 100 miliardi a livello nazionale. E' quanto emerge da una elaborazione del Servizio Studi Camera di Commercio di Milano su dati Infocamere al 2011, su banca dati Aida e Istat al primo trimestre 2012.
Sono quasi 13mila le imprese della moda a Milano e provincia su un totale nazionale di quasi 244mila. Maggiore il peso di Milano per gli addetti: oltre 70mila a Milano su un totale nazionale di oltre 800mila, quasi uno su dieci. In crescita l'export milanese: +13,6% confrontando i primi tre mesi di quest'anno con i primi tre mesi dell'anno scorso.
Secondo le stime di Camera nazionale della moda italiana, il 2012, per l'industria del fashion italiano, si chiuderà con un calo del fatturato del 5,6% a 60.236 mln di euro. In particolare nel primo trimestre questo è diminuito del 6,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con riduzioni nei comparti a monte (-5,3% il tessile) e a valle (abbigliamento, pelletteria, calzature -6,9%).
I risultati negativi di inizio d'anno riflettono ancora un export in rallentamento, si legge nel rapporto, ma ancora in crescita (+3,3%), malgrado la crisi dei mercati europei (-2,4%), compensata dall'andamento brillante dei mercati extra-Ue e dei Bric e un quadro nettamente recessivo dei consumi interni.
A livello previsionale, l'indebolimento del cambio dell'euro potrà nei prossimi mesi sostenere l'export verso i mercati extra-Ue, ma non impedirà ulteriori cali di fatturato: il miglioramento della competitività generato da un euro debole non potrà infatti compensare la contrazione della domanda sui principali mercati europei. E se, dunque, la stima è che a fine anno il calo del fatturato sarà nell'ordine di -5,6%, migliorano le aspettative dell'export, grazie alla tenuta maggiore del previsto dei mercati extra-Ue e asiatici. Un inizio di ripresa si manifesterà nel quarto trimestre rispetto al terzo, ma ancora sotto i livello del quarto 2011.
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