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23 nov 2017
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Milano Fashion Global Summit: la Cina al centro del dibattito

Pubblicato il
23 nov 2017

Si è svolto il 23 novembre a Milano, presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, il Milano Fashion Global Summit, che quest’anno si è focalizzato sulle nuove rotte del lusso, in particolare sui tre grandi bacini USA, Cina ed Europa, e sulle sfide imposte dalla digitalizzazione. Esponenti del mondo finanziario e protagonisti del fashion system hanno espresso le loro opinioni, in particolare, sul mercato cinese.

Antonino Mattarella sul palco del Milano Fashion Global Summit


Antonino Mattarella, Country Executive Italy di Bank of America Merrill Lynch ha evidenziato come dopo un il periodo di stallo nel 2016 il lusso abbia ricominciato a crescere, soprattutto in Italia, dove si è registrato un incremento del 32% rispetto alla media europea del 13%. “La Cina, in particolare, appare come un mercato più maturo, dove è prevista una crescita del lusso del 15% nel 2017 e dove si assiste a una ripresa del mercato domestico, mentre prima il consumatore cinese acquistava più all’estero”, ha spiegato il manager. “Sul fronte americano, invece, le aspettative di crescita sono più contenute, soprattutto a causa del fatto che i department store hanno performance più basse rispetto alle attese”. Mattarella ha infine sottolineato che a livello globale l’e-commerce rappresenta il 10% del fatturato totale del lusso e arriverà al 20%, con una crescita media annua del 18% nei prossimi anni e con una sempre maggiore unione tra canale online e negozi tradizionali.
 
Carlo Capasa, Presidente di CNMI, oltre a sottolineare come sia necessario sviluppare strategie più mature per un mercato cinese che sta maturando, ha evidenziato la necessità di intercettare nuovi consumatori del lusso: “Gucci, ad esempio, ha il 52% della clientela sotto i 35 anni. Se si vuole crescere, bisogna puntare su un target giovane, avere il coraggio di rompere con il passato e cambiare anche il modo in cui si comunica”. Altra grande sfida per il mondo del lusso, secondo Capasa, la sostenibilità, business che oggi vale intorno ai 300 miliardi di euro a livello globale.
 

Carlo Capasa, Presidente di CNMI


Di mercato cinese ha parlato anche Diego Della Valle, Presidente di Tod’s, che nel suo intervento ha definito la Cina un mercato in grande evoluzione, innamorato dei prodotti made in Italy e dell’Italian lifestyle, che per molti brand sta diventando il primo mercato mondiale. Della Valle ha inoltre sottolineato come il modello di business di Tod’s stia evolvendo: “Consegneremo i prodotti con cadenza bimestrale, anziché stagionale. Anche la comunicazione sta cambiando e l’attenzione verso i nuovi media è fondamentale. È in corso un’evoluzione legata ai social network, che accelera i processi di crescita e la promozione dei prodotti, anche di quelli che saranno poi venduti nei negozi fisici”.

Michele Scannavini, Presidente di ICE, ha infine sottolineato come l’export italiano stia crescendo: "L'export italiano sta andando bene, nella prima metà del 2017 è cresciuto del 6-7%, e anche la moda sta crescendo, segnando un +3-4%. Questo dimostra che la competitività dei nostri prodotti è un fattore fondamentale della nostra economia. È una crescita importante, in un contesto in cui la dinamica non è eccellente per quanto riguarda gli altri settori. La cosa sorprendente è che stiamo crescendo in mercati storicamente considerati ostici per noi, innanzitutto la Cina, un Paese che ha un export del +26%. La Cina sarà il driver della crescita dell'economia mondiale".

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