Adnkronos
12 set 2012
Micam, calzature iShu+: colori sotto la pioggia
Adnkronos
12 set 2012
Settembre è arrivato e l'autunno è alle porte. La iShu+, rivoluzionaria calzatura fashion dall’alto contenuto tecnico è pronta a continuare la sua strada. 'In caso di pioggia: obbligo di iShu a bordo' recita lo slogan ormai tormentone del giovane marchio.
Ricca di soddisfazioni e riconoscimenti, la iShu+ affronta la sua seconda stagione commerciale. Dal 16 al 18 settembre sarà presente al Micam, il salone internazionale della calzatura, con un salotto a disposizione dei suoi clienti, così come sarà presente presso il suo showroom di Milano, in viale Pasubio, nel quadrilatero della moda.
Acquistabile on-line presso luisaviaroma.com e in alcuni punti vendita prestigiosi, la iShu+ è una calzatura interamente concepita e costruita in Italia, in tutte le sua componenti. Volutamente realizzata in materiali tecnici di ultima generazione, che ne permettono l’assoluta impermeabilità, lascia il piede respirare, lo tiene caldo e rende confortevole la calzata.
I colori reperibili, oltre ai classici neri, blu, e testa di moro sono tanti e tutti molto forti nelle loro combinazioni. Va dal nero-arancio-viola al beige-arancio-azzurro, dal bianco-bianco al rosso-rosso.
E Luca Sabbioni, art director e co-creatore insieme a Benito Macerata della iShu+, spiega perchè continua a "produrre in Italia anche se i costi altissimi penalizzano le vendite ed una più rapida espansione sui mercati internazionali. Il 'Made in Italy' ha i suoi tanti pro ed un unico difetto. Hai la possibilità di seguire ogni fase del suo processo in maniera diretta, di intervenire repentinamente per correggere eventuali difetti, di fare piccole produzioni per soddisfare ogni necessità di mercato, ma soprattutto di dare un'anima all'oggetto, anche una volta finito. Come? basta guardare le impercettibili sfumature vintage di alcuni colori (interamente realizzati a mano), per capire. In più ti riempie di orgoglio -sottolinea- quando le presenti".
Secondo Sabbioni "l'unico difetto" del 'Made in Italy' è che "se un operaio ti costa 3 ed in tasca gli resta solo 1,2, tu sei caro e lui non arriva a fine mese, trovando difficoltà a comprare gli stessi oggetti che produce. Ma le polemiche non sono parte della nostra filosofia aziendale: se questi sono i mezzi che abbiamo, questi useremo per continuare il cammino ed il successo".
Cammino e successo che vanno oltre l'Italia, dove, come spiega Sabbioni "c'è una grande crisi nell'acquisto, la gente ha difficoltà. Noi quindi, potendo contare su un prodotto che ha un brevetto internazionale -sottolinea- puntiamo sempre più sui mercati dell'Europa del Nord, dalla Russia alla Germania, dalla Finlandia ai Paesi Bassi. Ma anche il Sud del Mondo, come Perù e Argentina. In sostanza tutti quei Paesi e quei mercati dove la pioggia e il freddo sono più presenti".
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