Duecento collezioni primavera-estate 2011 viste da 9.611 visitatori di cui 7.725 buyer, il 22% provenienti dall'estero in rappresentanza di 74 Paesi: sono i numeri della terza edizione di Mi Milano Prêt-à-Porter, che si è appena conclusa all'insegna dello scouting di nuovi talenti e del gusto italiano.

"Una sostanziale tenuta dei visitatori di cui siamo molto soddisfatti - afferma Marco Serioli, direttore esecutivo di Fiera Milano Rassegne. "Questi numeri premiano i nostri sforzi diretti al coinvolgimento di buyer di alto profilo e qualificati in grado di apprezzare la qualità e la completezza dell'offerta espositiva".

L'area dedicata ai nuovi designer con le loro proposte ha arricchito l'offerta della manifestazione e stimolato l'interesse dei compratori, sempre più alla ricerca di nuove idee. Rafforzato anche il settore degli accessori e delle calzature.

Il Dott. Andrea Lanzetti, titolare dell’azienda omonima specializzata da tre generazioni nella produzione di borse in pelle 100% made in Italy, era presente per la prima volta a MI Milano Prêt-à-Porter ed ha spiegato a FashionMag.com che la scelta di partecipare al salone è stata dettata dal fatto che il mercato della pelletteria si è trasformato. “Oggi non si parla più della vecchia pelletteria in cui la borsetta era l’oggetto trainante della vendita, ma piuttosto di negozi di abbigliamento o calzature che offrono ai clienti una gamma di prodotti più ampia, che passa anche per gli accessori, tra cui ovviamente spiccano le borse”. L’azienda Lanzetti, che distribuisce soprattutto sui mercati esteri, ha avuto numerosi contatti stranieri potenzialmente validi “bisogna vedere poi come si concretizzeranno” ha concluso il suo titolare – “In ogni modo penso che torneremo perché non basta mai un’edizione per rendersi conto dei frutti positivi portati da una manifestazione”.

Foto dello stand Lanzetti a Mi Milano Pret à Porter

Novità che ha riscosso molto interesse è stataa anche la nuova sezione dedicata all'abbigliamento beachwear, le cui aziende sentono sempre più l'esigenza di affiancarsi alle presentazioni delle collezioni di prêt-à-porter. "Una strategia aziendale, - conclude Serioli - che ci permette di allargare gli orizzonti e di proporre un'offerta ancora più completa".