19 set 2023
Métiers d'Art porta il suo “Ponte” di innovazione e sostenibilità a Lineapelle
19 set 2023
Un debutto che non passa di certo inosservato quello di Métiers d’Art a Lineapelle, fiera di riferimento per il settore con i suoi 1300 espositori da 40 Paesi. Il polo fondato dal gruppo LVMH nel 2015 per sostenere le manifatture e le eccellenze artigiane di tutto il mondo ha infatti riunito a Rho, in un imponente stand di 700 metri quadrati, 9 realtà (delle 17 in totale che la compongono ad oggi, ndr.) specializzate nella lavorazione dei pellami e dei metalli. FashionNetwork.com ha incontrato il CEO Matteo De Rosa, da due anni alla guida della società, biennio nel quale Métiers d’Art è passata da 2 a 17 aziende e da 80 a 700 milioni di fatturato complessivo, che ci ha parlato dell'evolizione del progetto.

FashionNetwork.com: Qual è l’obiettivo ultimo di Métiers d’Art?
Matteo De Rosa: La nostra missione è garantire un futuro alle eccellenze manifatturiere del lusso, acquisendole in toto o con una quota del capitale e mantenendo le persone, per garantire la continuità del loro savoir faire. Coinvolgiamo realtà che sono i numeri uno nei loro rispettivi settori e copriamo tutta la filiera: dall’allevamento di ovini o di animali esotici, alla trasformazione della pelle, fino alla lavorazione del metallo o del tessuto. Oggi 5 delle 17 aziende di Métiers d’Art sono italiane, due francesi, una spagnola, una portoghese e abbiamo recentemente acquisito un’azienda giapponese che crea denim tinto con indigo naturale. Poi abbiamo allevamenti in Australia, Zimbabwe, Louisiana e in Francia.
FNW: Qual è il valore aggiunto che date a queste aziende?
MDR: Facciamo sistema e le aiutiamo a migliorarsi negli ambiti della sostenibilità e della tracciabilità. Un aspetto che ci caratterizza è che tutte le realtà di Métiers d’Art possono avere anche clienti che non sono all’interno del gruppo LVMH: per noi la competizione è a livello di brand, ma è un bene che tutto quello che c’è dietro a un prodotto di eccellenza sia a disposizione di tutti.

FNW: Cosa presentate a Lineapelle?
MDR: Innanzitutto, a Lineapelle ci presentiamo per la prima volta come gruppo di aziende, tutte riunite in un unico stand pensato come un grande ponte, elegante e non invasivo, realizzato nei toni dell’avorio per dar luce alle 9 realtà presenti e ai loro prodotti. Per il settore della pelle, ci sono Heng Long, Masoni, Nuti Ivo Group (Everest, Nuti Ivo, Papete, Lloyd, Novakem), Riba Guixà, Tanneries Roux e Verdeveleno; mentre per quello dei metalli abbiamo GBGM, Jade Groupe e M.On.De. In questi giorni lanciamo anche il primo sito internet di Métiers d’Art e presentiamo il nuovo logo, pensato come un sigillo di eccellenza che rappresenta i 5 continenti in cui operiamo. Ecco, noi vogliamo essere questo: un sigillo di eccellenza, sostenibilità, etica e innovazione, che mantiene l’identità di tutte le aziende che compongono il gruppo.
FNW: In cosa consiste, in concreto, la vostra etica sostenibile?
MDR: Partiamo da un concetto che abbiamo definito “One Welfare”, in base al quale ci deve essere un equilibrio tra tre elementi: l’uomo, l’ambiente e l’animale. In questi anni abbiamo investito molto in ricerca e abbiamo voluto che entità esterne certificassero che il modo in cui operiamo è il migliore possibile. Ad esempio, sponsorizziamo una delle più importanti università veterinarie americane, basata in Ohio, perché vengano nei nostri allevamenti a condurre tutte le ricerche possibili; si tratta di un’università statale esterna e indipendente, che può anche dirci che le cose come le facciamo noi non vanno bene. O ancora, in Zimbabwe abbiamo una farm dedicata alla pelle di coccodrillo, con la quale sosteniamo e diamo lavoro ad una comunità locale di 5.000 persone.

FNW: Come riuscite a far dialogare la produzione, che a volte ha regole e tempi rigidi, con la creatività?
MDR: Sin dalla nascita di Métiers d’Art abbiamo avviato il progetto “Residence Artistique”: ogni anno, un artista, già affermato o emergente, risiede per 6 mesi in una delle nostre aziende e ha la libertà di creare ciò che vuole. Per realizzare la sua creazione, deve per forza dialogare con i reparti produttivi e questo crea un cortocircuito positivo tra creatività e produzione.
FNW: Ci sono nuove realtà che prevedete di far entrare a breve in Métiers d'Art?
MDR: Siamo sempre alla ricerca di eccellenze con cui far crescere la famiglia e ci sarà presto un nuovo ingresso importante, un'azienda europea, ma per il momento non posso svelare di più...

LVMH Métiers d'Art è presente nei settori della pelle, delle pelli esotiche e dei metalli. Per la pelle, LVMH Métiers d'Art è coinvolta in Francia, Italia e Spagna, fin dalla fase di allevamento con il partner Domaine des Massifs; nella concia e rifinitura con Gruppo Nuti Ivo, Tanneries Roux, Masoni e Riba Guixà, che le permette di fornire pelle di vitello e agnello di altissima qualità; nella moda per il prêt-à-porter in pelle con Robans. Allo stesso modo, per le pelli esotiche, LVMH Métiers d'Art è leader nell'allevamento con la sua rete di fattorie certificate per il benessere animale in Africa, Australia e Stati Uniti, e possiede la conceria Heng Long presente a Singapore e in Italia, un punto di riferimento mondiale per la concia e rifinitura delle pelli di coccodrillo e Verdeveleno specializzata nella lavorazione di pelle esotiche basata in Spagna. Infine, la società riunisce le fabbriche M.ON.DE, GBJM e Jade, che sono tra i migliori produttori di parti metalliche per case di lusso in Europa e Asia.
Copyright © 2023 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.