APCOM
2 ott 2018
Meno sequestri di beni contraffatti in Europa ma aumenta la pericolosità
APCOM
2 ott 2018
Sono calati del 24 per cento in volumi i sequestri di beni contraffatti e illegali da parte delle dogane dell’Unione europea, a quota 31,4 milioni di pezzi totali nel 2017 a fronte dei 41,3 milioni del 2016, per un controvalore di 580 milioni di euro. Lo riporta una relazione della Commissione europea, che sull’Italia ha registrato una flessione più consistente: meno 41 per cento a 593 mila beni sequestrati.
Secondo lo studio, se dal 2016 è calato il numero totale di sequestri, è però aumentata la proporzione di prodotti contraffatti potenzialmente pericolosi destinati all’uso quotidiano, come i prodotti sanitari, i farmaci, i giocattoli e gli apparecchi elettrici, che rappresentano oggi ben il 43 per cento dei sequestri complessivi.
La stragrande maggioranza dei beni contraffatti proviene dalla Cina, che assieme a Hong Kong è il luogo di origine di oltre l’83% di tutti i beni contraffatti sequestrati. Seguono Turchia (4,26%), Vietnam (2,62%), Siria, India e Egitto.
Sulla tipologia di beni svettano gli alimentari, con il 24% di tutti quelli confiscati, seguiti da giocattoli (11%), Sigarette (9%) e vestiti (7%). Da notare che, invece, in termini di valore il primato assoluto e irraggiungibile è quello degli orologi: con l’equivalente di 171 milioni di euro da soli valgono poco meno di un terzo di tutti i beni sequestrati.
In Germania i beni sequestrati sono calati del 13%, a quota 2,9 milioni, mentre in Francia sono cresciuti del 118% a 4,2 milioni. Da segnalare l’impressionante esplosione di sequestri in Finlandia, più del 2.185% a 415 mila beni dagli appena 18 mila del 2016.
“L’Unione doganale è in prima linea quando si tratta di proteggere i cittadini da prodotti falsi, contraffatti e talvolta anche molto pericolosi”, ah affermato il commissario europei agli Affari economici, Pierre Moscovici. “Fermare beni contraffatti rappresenta anche un sostegno all’occupazione e all’economia. L’UE è schierata in supporto alla proprietà intellettuale e porterà avanti la campagna per tutelare la salute dei consumatori e proteggere al contempo le imprese”.
Fonte: APCOM