4 dic 2013
Meltin’Pot prepara un piano di ristrutturazione
4 dic 2013
In fase di rilancio da un anno, Il brand di denim Meltin’Pot si trova confrontato alla recessione che tocca attualmente l’Europa, e quindi i suoi principali mercati. “Il lavoro di riposizionamento svolto fino ad oggi ha avuto buoni risultati. La situazione è positiva in termine d’immagine del marchio. Ma il mercato purtroppo è ancora in grande sofferenza. Se vogliamo essere perfettamente operativi quando ci sarà la ripresa, dobbiamo procedere ad una profonda ristrutturazione aziendale”, afferma Augusto Romano, CEO dell’azienda salentina di Matino (LE).
Nel 2013 Meltin’Pot ha registrato un calo delle vendite, e il fatturato dovrebbe raggiungere 28 milioni di euro con il 70% delle vendite realizzate in Italia e il resto in Europa. Il gruppo, che impiega 280 persone, ha visto il debito aumentare, ed ha quindi deciso di presentare, lo scorso 24 ottobre, una domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo con continuità aziendale presso il tribunale di Lecce.
Il marchio di denim ha fino al 24 gennaio per presentare un piano di ristrutturazione aziendale e del debito. Questo piano toccherà prevalentemente il personale. “L’idea è di alleggerire e riorganizzare l’azienda eliminando la parte produttiva. L’attività di produzione per conto terzi è molto calata negli anni e non giustifica più una struttura come la nostra”, spiega il patron di questa PMI pugliese da sempre specializzata nella ricerca e in trattamenti speciali del denim.
La società si è focalizzata negli ultimi anni sul suo marchio di jeans per Uomo e Donna, nato nel 1994, che è già prodotto in parte da terzi, in Italia e in altri Paesi del Mediterraneo.
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