29 apr 2021
MCS torna italiano grazie a Nemesis
29 apr 2021
Nel 2019, lo storico marchio di abbigliamento e lifestyle ispirato allo stile dei cowboy americani MCS (ex Marlboro Classics), reduce dal fallimento dell’ottobre 2017, è tornato ad essere presente anche in Italia (e in tutta l’area EMEA, Francia esclusa) grazie alla società Nemesis, sede legale a Milano e operativa a Montebelluna (TV), che in passato aveva prodotto alcune linee del marchio di sportswear Rapax e dello stesso MCS. Nemesis se n’era assicurata la licenza produttiva e distributiva per i mercati di Europa, Medio Oriente e Africa per i successivi 10 anni (tranne per la Francia, dove la licenza è stata affidata a Central Way, ndr.). Oggi, l’azienda lombardo-veneta comunica di aver comprato il 100% del brand che s'ispira all'estetica del West per il mercato mondiale, Cina esclusa, esercitando l’opzione d’acquisto che aveva stipulato in quell’occasione.

“Torna ad essere tricolore uno dei player storici della moda del nostro Paese.
Un segnale forte a tutto il settore”, dice a FashionNetwork.com Gianfranco Sovernigo, Amministratore Delegato di Nemesis S.r.l., che ha concretizzato il percorso d’acquisizione interamente durante la pandemia. Secondo lui, “il ritorno della proprietà di un popolare brand italiano nel nostro Paese, in un’epoca in cui siamo abituati a vederne il viaggio inverso”, costituisce “un messaggio chiaro, positivo e di grande speranza per l’intero settore della moda italiana, in un momento fragile e complesso”.
Nei piani dei fratelli Gianfranco e Valter Sovernigo, proprietari di Nemesis, il brand di moda e accessori maschili proseguirà il proprio rilancio a partire dal mercato wholesale italiano e dall’espansione in Europa, per poi procedere alla nuova strutturazione di un piano retail, segmento d’attività su cui MCS ha sempre puntato molto. Due anni fa, Nemesis aveva già portato MCS in circa 200 clienti in Italia, Spagna e Portogallo, preannunciando l’ingresso in Belgio e nei mercati est europei di Polonia, Bulgaria, Slovacchia, Repubblica Ceca e Russia tra il 2020 e il 2021; un progetto che ora ripartirà dopo il rallentamento subito a causa della pandemia di Covid-19. “Durante queste ultime stagioni, prologo di un’acquisizione desiderata quanto complessa, abbiamo già avuto modo di approcciare il mercato estero. Andremo certamente ad investire le nostre forze nelle nazioni più strategiche”, conferma Sovernigo.
“Abbiamo compreso le enormi potenzialità del marchio lavorandoci in questi due anni come licenziatari EMEA”, continua Gianfranco Sovernigo. “Uno dei dati oggettivi è stato anche l’e-commerce, che ha avuto aumenti percentuali in doppia cifra, segno di una grande fidelizzazione dei clienti storici, ma anche dell’appeal suscitato in un nuovo target di appassionati”.

Inoltre, “MCS ha una grande storia di retail, fa parte del suo DNA e sono i clienti stessi a chiedercelo. Ora superiamo tutti insieme questo momento difficile, che pare alla fine del tunnel, e poi ricostruiremo MCS”, prosegue l’AD di Nemesis, che ha acquistato nella sua interezza il marchio del Rider per una cifra non comunicata. “Questo non è il momento di dare numeri, ma di lavorare perchè alle parole, poche, che vogliamo spendere, seguano i fatti. La nostra esperienza imprenditoriale ci ha insegnato questo”, sostiene.
In attesa che le fiere internazionali riprendano il loro normale corso, a partire da Pitti Uomo, MCS sta definendo le strategie commerciali direttamente dall’Headquarter veneto, dove risiedono gli uffici commerciali, marketing, prodotto e stile, programmando “strategie a medio e lungo termine per restituire al brand il ruolo che gli compete”, conclude Sovernigo.
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