25 nov 2019
McKinsey/BoF: settore moda in crescita nel 2020 (+3-4%), ma a ritmi più lenti
25 nov 2019
La moda globale crescerà del 3-4% nel 2020, leggermente sotto le stime relative al 2019. L’Asia continuerà a fare da traino, mentre la crescita nei Paesi emergenti di Europa, America Latina, Medio Oriente e Africa dovrebbe rimanere stabile. A fotografare lo stato di salute del settore è il report ‘The State of Fashion’ realizzato da McKinsey & Co. e BoF.

Il prossimo anno – sottolinea lo studio – sarà caratterizzato da un clima generale di incertezza: il 55% dei manager di moda prevede infatti un rallentamento della crescita e solo il 9% si aspetta un miglioramento. Al contrario, nel continente asiatico - che presenta una visione più ottimista - il 14% degli intervistati si attende un miglioramento delle condizioni generali.
“Il clima di maggiore incertezza è dovuto soprattutto alle fragili condizioni macroeconomiche globali, all’instabilità politica, a potenziali nuove guerre commerciali, a volumi di vendite al di sotto delle attese nei mercati emergenti dell'Asia-Pacifico e a un atteggiamento più prudente da parte dei consumatori in Nord America”, ha commentato Antonio Achille, Senior Partner e Global Head of Luxury di McKinsey & Company. “Inoltre, persistono le sfide legate alla digitalizzazione, alle mutevoli esigenze dei consumatori e alla crescente domanda per un impegno concreto del settore verso la sostenibilità”.
Il report, giunto alla sua quarta edizione, mette a fuoco i 10 fattori chiave per il 2020 della moda. Le aziende dovranno sposare un approccio “cauto” e guardare oltre la Cina verso altre aree a crescita elevata, come Russia, Brasile, sud-est asiatico e India. Sarà determinante dotarsi di un’efficace strategia di engagement sui social media e rendere fluido il customer journey. La parola d’ordine rimarrà ‘sostenibilità’: quindi adozione di materiali innovativi e promozione di una cultura inclusiva. Il prossimo anno vedrà anche l’acuirsi delle sfide transfrontaliere, insieme ad una ricalibratura dell’online, dopo le preoccupazioni degli investitori per la redditività di alcuni operatori digitali.

Anta Sports, Heilan Home (HLA Corporation) e Lululemon entrano nel ranking ‘Super winner’ di ‘The State of Fashion’ nelle posizioni, rispettivamente, 13esima,16esima e 18esima. La loro scalata riflette il boom del trend sportswear e athleisure, oltre alla virata dei consumatori cinesi verso brand locali, dal momento che questi marchi competono sempre più con le controparti internazionali high-street. La classifica – sul cui podio svettano Nike, Inditex e LVMH – raggruppa le prime 20 società quotate in termini di profitto economico, che hanno generato il 138% del profitto economico complessivo del settore nel 2018.
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