Pubblicato il
9 set 2010
9 set 2010
Mattia Cielo: gli architetti del gioiello tornano a VicenzaOro
Pubblicato il
9 set 2010
9 set 2010
L’imminente edizione di VicenzaOro che si svolgerà a Vicenza dal 10 al 14 settembre, permetterà di fare un bilancio sui risultati ottenuti nel corso dell'anno dal giovane brand fondato da Mattia Cielo, che ha visto scintillare di successi sempre crescenti le sue creazioni.
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Il marchio, fondato dallo stesso Mattia con il supporto creativo del designer Max Bonoli, vero e proprio "architetto del gioiello", è nato con lo scopo di dare un nuovo impulso alla gioielleria, riscrivendone "le regole", coniugando design industriale e nuovi materiale.
"Il nostro progetto di gioielleria vede la fusione tra movimento e luce. Volevamo riportare il design, che dal dopoguerra è sempre finito per essere di supporto al gioiello, al centro dell'universo della gioielleria" ha spiegato Mattia Cielo a fashionMag. "Nella storia, fin dai tempi più antichi, il gioiello nasceva infatti come design supportato da elementi preziosi. Noi vorremmo oggi superare gli stili e gli archetipi del gioiello dei nostri giorni, troppo spesso legato a stili e modelli iconografici sette e ottocenteschi. La nostra è una generazione in movimento, il che spiega perché i nostri gioielli “si muovano” e si ispirino alla meccanica, pur rimanendo sempre femminili. Le parole d’ordine alla base delle nostre creazioni sono dunque la moderintà e il rimanere contemporanei, con un design a cui il movimento riesca tuttavia a dare quel calore che a volte il design moderno ha perso".
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Gli ottimi risultati ottenuti nel 2009 come finalista all'Italian Jewellery Designer of the Year di Londra e all'Italian Jewellery Awards di Capri nella categoria per "La più innovativa azienda orafa italiana" hanno comprovato il successo del progetto del duo creativo.
Mattia Cielo, da poco rientrato dalla Cina dove ha presentato le collezioni nei principali centri
del business – Pechino, Shangai, Suzhou, Hong Kong – si dice soddisfatto dell’accoglienza e del riscontro da parte di buyer e stampa, e ripone fiducia nei mercati emergenti che – dice –
“dimostrano di apprezzare l’avanguardia del prodotto di lusso Made in Italy. Hanno una
disponibilità al consumo che ormai i mercati tradizionali non offrono più”.
Il panorama generale è ormai profondamente mutato e, mentre sono in molti a fare previsioni sulla fine della crisi, in realtà “bisognerebbe semplicemente ammettere che le cose non torneranno più come prima. Il consumo nei mercati tradizionali – USA e Europa – è diventato razionale, e sono ora i mercati emergenti ad avere la fiducia e l’ottimismo necessari per spendere” commenta Mattia Cielo.
I mercati europei - Germania, Francia, Spagna, Svizzera - restano comunque tra gli obiettivi commerciali dell’azienda, che continuerà anche l’impegno nel mercato americano dove è già presente in diverse città negli store del lusso: Bergdorf Goodman a New York, Aria a Las Vegas e Reinhold Jewelers a Puerto Rico.
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