30 apr 2020
Marzotto Group riapre con un protocollo di sicurezza approvato dall’Università di Padova
30 apr 2020
Marzotto Group, tra i principali player italiani del tessile, con 11 stabilimenti produttivi in Italia, 5 all'estero e oltre 4.000 dipendenti, ha annunciato di aver sviluppato un Protocollo volto a garantire la ripresa dell’attività lavorativa in totale sicurezza. L’azienda, infatti, ha avviato una graduale riapertura dei propri stabilimenti, secondo le normative vigenti, all’inizio della scorsa settimana.
“La salute e la sicurezza dei lavoratori sono imprescindibili per il nostro gruppo”, ha dichiarato Davide Favrin, CEO di Marzotto Group. “Il Protocollo Sicurezza è stato realizzato partendo dalle iniziative implementate per la salvaguardia delle lavoratrici e dei lavoratori sin dalle fasi iniziali della diffusione della pandemia. Abbiamo operato a tutti i livelli, arrivando a riorganizzare mansioni operative e produttive per annullare tutte le condizioni che comportavano distanze interpersonali inferiori al metro”.
Il Protocollo di Sicurezza, approvato dal dipartimento di microbiologia e virologia dell’Università di Padova e condiviso e firmato dalle Organizzazioni Sindacali nazionali, vede tra le norme fondamentali per garantire l’incolumità del personale dell’azienda la dotazione di mascherine e guanti monouso a tutti i dipendenti, la misurazione della temperatura prima di accedere nelle sedi e negli stabilimenti del gruppo, l’igienizzazione e la periodica sanificazione degli ambienti.
L’azienda continuerà inoltre a prediligere lo smart working per le funzioni che possono lavorare da remoto, oltre ad aver adottato misure per tutelare i soggetti più vulnerabili per condizioni di salute, evitare assembramenti nelle mense, negli spogliatoi e nelle aree break. Il gruppo si è attivato anche per coordinarsi con le autorità locali per garantire la sicurezza nel trasporto pubblico, qualora utilizzato in maniera rilevante dai dipendenti.
Infine, Marzotto Group ha deciso di donare oltre 150 mila mascherine alle località italiane dove sono presenti le sue sedi e i suoi stabilimenti, di supportare la Fondazione San Bortolo Onlus (associazione senza scopo di lucro a sostegno dell’Ospedale di Vicenza) con 4 ventilatori polmonari e di sottoscrivere un’assicurazione medica integrativa per tutto il personale in caso di malattia correlata al coronavirus.
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