Ansa
13 gen 2020
Marni, la bellezza di ciò che resta in un party infinito
Ansa
13 gen 2020
Prende le mosse dal racconto La maschera della morte rossa di Edgar Allan Poe, dove il principe Prospero si ritira insieme ad un migliaio di amici e cortigiani nel suo palazzo per evitare di contrarre una terribile pestilenza, passando cinque mesi tra danze e giullari, la performance coreografica dell'artista Michele Rizzo con cui lo stilista Francesco Risso ha scelto di presentare la nuova collezione disegnata per Marni.
Questo "neverending party" dai tratti lisergici serve per sottolineare "la bellezza di ciò che resta". Ed ecco abiti che sono ibridi spiazzanti, assemblati tra loro come avanzi: giacche giustapposte, giacconi frammentati, maglie e camicie risicate, pantaloni dilatati. Il tempo ha lasciato la propria impronta sotto forma di abrasioni, tagli, scoloriture, mancanze, mentre non c'è niente che sembra apparentemente combaciare: tutto è troppo largo, oppure troppo stretto, o ancora troppo lungo.
Una performance che lascia il pubblico - che accede alla sala attraverso vari tunnel al neon stile Carsten Holler - diviso: qualcuno rimane affascinato dalla performance, altri la trovano un po' pretenziosa. Sicuramente la coreografia - con i modelli prima al buio e poi impegnati in una sorta di danza ipnotica - non lascia indifferenti.
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