AFP
Gianluca Bolelli
7 nov 2018
Marks & Spencer pessimista per le sue vendite di fronte alla concorrenza di Internet
AFP
Gianluca Bolelli
7 nov 2018
Marks & Spencer ha comunicato di aver ottenuto un leggero incremento dell’utile netto nel primo semestre, ma le sue vendite sono diminuite e l’insegna britannica di distribuzione ha avvertito che la situazione non migliorerà di fronte alla concorrenza di Internet.
Nel periodo di 26 settimane terminato il 29 settembre (che corrisponde al primo semestre dell’esercizio contabile societario 2018/19), la multinazionale con sede a Londra ha registrato un utile netto di 87,9 milioni di sterline (100 milioni di euro), vale a dire il 3,8% in più in un anno.
Ma in questo comunicato pubblicato mercoledì, M&S ha anche lamentato un calo del 3,1% del fatturato, a 4,967 miliardi di sterline (5,7 miliardi di euro). Le sue vendite sono diminuite sia sul versante dei vestiti e degli apparecchi per la casa (colpiti dalle chiusure di negozi in corso), che dalla parte del food, con l’azienda britannica che ha deciso di ridurre il numero di promozioni per aumentare i margini, a costo di veder diminuire le vendite.
"Le condizioni del mercato restano difficili, le sfide poste dalla crescita d’importanza dei concorrenti online e dalla continua ascesa dei distributori che praticano prezzi molto economici rimangono fattori prevalenti su tutti i nostri mercati", ha spiegato il gruppo. "Di conseguenza, mentre entriamo nella prima fase difficile della nostra trasformazione, ci aspettiamo solamente un piccolo miglioramento dal lato delle vendite", ha avvertito M&S.
L’azienda ha lasciato più o meno invariate le sue previsioni annuali, aspettandosi ancora un'erosione fino a 0,50 punti percentuali del proprio margine operativo lordo nel business del food, e un leggero aumento, che potrebbe arrivare fino a 0,50 punti, di questo margine nell’abbigliamento e nelle apparecchiature domestiche.
Davanti a queste difficoltà, che l’azienda deve notoriamente affrontare da diversi anni, il direttore generale del gruppo, Steve Rowe, ha svelato nel mese di maggio la nuova fase di un severo piano di ristrutturazione che comprende la chiusura di un centinaio di negozi nel Regno Unito entro il 2022, minacciando potenzialmente migliaia di posti di lavoro.
Alla fine di marzo, il gruppo possedeva un migliaio di negozi nel Regno Unito, 300 dei quali sono grandi magazzini diversificati, e quasi 700 punti vendita esclusivamente di prodotti alimentari.
Pure fuori dal Regno Unito M&S sta riducendo la sua diffusione. All’inizio di gennaio ha annunciato la vendita in franchising delle sue attività a Hong Kong e Macao, che corrispondono a 27 negozi, dopo aver svelato la cessione di negozi anche in altre parti del mondo, in particolare in Francia e Cina.
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