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Reuters
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Pubblicato il
1 apr 2009
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Mariella Burani: 2008 in rosso
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1 apr 2009
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MILANO, 1 aprile - Mariella Burani Fashion Group chiude il 2008 con una perdita netta di 55,2 milioni di euro rispetto all'utile netto di 16,8 milioni registrato nel 2007, informa un comunicato. Sul risultato hanno pesato svalutazioni e ammortamenti per 108,7 milioni di euro, rispetto ai circa 27 milioni del 2007, legati ache all'operazione di acquisizione di Mandarina Duck.
Collezione Mariella Burani 2009 |
Il fatturato è pari a 700 milioni di euro, in salita del 3,9%, mentre il margine operativo lordo si attesta a 87,8 milioni, in crescita del 5,3%. Il Cda, "nell'interesse di ottimizzare la liquidità" è scritto nella nota sui conti, ha ritenuto opportuno non proporre all'assemblea la distribuzione di un dividendo quest'anno.
I dati di fatturato relativi al bimestre gennaio-febbraio 2009 mostrano una crescita del fatturato totale del 2%; inoltre l'andamento della campagna vendite Autunno/Inverno 2009-2010 in corso permette al management di confermare le prospettive del business nel medio e lungo periodo. "Le vendite nei nostri negozi indicano un gennaio molto buono e un marzo non male", ha spiegato l'AD Giovanni Burani nel corso della conference call.
Molta attenzione viene posta alle prospettive delle cinque nuove licenze, "di cui quella molto importante è La Perla". Lo sviluppo delle cinque nuove licenze "non comporterà capex, non assumiamo infatti nuove persone, non faremo nuovi investimenti. [...] Penso che nel 2011 le nuove licenze potrebbero registrare un turnover intorno a 70 milioni con un Ebitda di circa il 16%, circa 12 milioni".
"Vogliamo focalizzarci sempre di più sul nostro core business: abbigliamento e pelletteria", ha proseguito Burani, ricordando che sono possibili quest'anno dismissioni di asset, tra cui negozi e partecipazioni, con un incasso "tra i 40 e i 50 milioni di euro".
Riguardo all'ipotesi di fusione tra Mariella Burani Fashion Group e Antichi Pellettieri, esaminata dai Cda di MBFG e di AP il 13 marzo, i rispettivi consigli hanno nominato ciascuna rispettivamente un advisor finanziario per l'assistenza nello studio delle valutazioni e degli impatti finanziari dell'operazione. "Ci concediamo più tempo in modo da fare tutto nell'interesse degli azionisti di minoranza", ha spiegato Burani.
Il consiglio ha inoltre deliberato il rinnovo del piano di acquisto e vendita di azioni proprie al 10% del capitale sociale.
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