2 feb 2022
Manifattura Italiana Cucirini rinnova la collaborazione con Shima Seiki a Pitti Filati
2 feb 2022
Manifattura Italiana Cucirini (MIC), storica realtà veneta specializzata nella produzione di filati da cucito, collabora per la seconda stagione consecutiva con Shima Seiki Italia (filiale italiana dell’azienda giapponese leader mondiale nella vendita di macchine rettilinee per maglieria) e con il suo Art Director Vittorio Branchizio alla realizzazione di una capsule collection presentata in occasione di Pitti Filati 90.

“Per l’occasione abbiamo creato per Shima un filato in esclusiva, denominato Shirema, utilizzato nella realizzazione di un bomberino in maglia per dare un effetto catarifrangente, grazie al quale è stato possibile anche risolvere alcune problematiche tecniche legate alla composizione del capo”, ha spiegato a FashionNetwork.com Tommaso Cumerlato, Chief Commercial Officer di MIC. “Vittorio, che ha una visione avanguardistica della maglieria, ha inoltre scelto il nostro filo STR, molto sottile, lucente e ad altissima resistenza, per giocare in contrasto con la lana e il colore, e Leaf, un filato di nylon ad alta biodegradabilità, che in ambiente anaerobico degrada in soli 3/5 anni, sebbene sia un poliammide”.
Nel DNA di MIC, fondata nel 1976 ma che affonda le sue radici nel 1911, quando Giorgio Cumerlato fondò l’Ovattificio Cumerlato in provincia di Vicenza per fornire l'ovatta ai produttori locali d'abbigliamento, c’è da sempre infatti una forte spinta verso l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo, che nel tempo ha portato l’azienda a specializzarsi, oltre che nei filati per l'industria della confezione, anche in quelli per i settori delle pelli, delle calzature e dell'arredo.

“Ricerca e sviluppo ci hanno sempre appassionato come azienda e come famiglia, abbiamo sempre cercato di essere innovativi per uscire dall’ambito esclusivamente tecnico del filo da cucito, ampliare la nostra offerta e raggiungere clienti alto di gamma che vogliono differenziarsi rispetto al fast fashion partendo già dal filo”, prosegue Tommaso Cumerlato, quarta generazione della famiglia fondatrice e seconda generazione in MIC. “Ad esempio siamo stati i primi a sviluppare un filato cucirino biologico, il Biocotton, certificato GOTS, e negli ultimi 2/3 anni abbiamo anche avviato la produzione di fili per tomaia. Inoltre, da circa un anno ci siamo strutturati con un ufficio di product management che lavora incessantemente per ricercare materiali nuovi, in modo da rispondere alle esigenze di ogni cliente o di un particolare settore”.
Un altro aspetto su cui MIC si sta focalizzando è la sostenibilità: l’azienda ha infatti aderito di recente al 4sustainability roadmap, un vero e proprio percorso finalizzato al raggiungimento di specifici obiettivi di sviluppo sostenibile, garantendo una migliore qualità delle acque reflue, in aggiunta al piano per una diminuzione del consumo idrico ed energetico e una riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera. “È un percorso che abbiamo avviato per evidenziare ai nostri clienti il fatto che siamo produttori italiani e che siamo in grado di garantire la tracciabilità dei nostri prodotti”, precisa Cumerlato.

Con sede dal 2006 a Vallese d’Oppeano (VR), la società conta sedi distributive in Tunisia, Romania e Albania, oltre a uno stabilimento per la produzione di filati in cotone di alta qualità in Egitto; tutto il resto della produzione avviene in Italia.
“Abbiamo uno stock service centrale a Verona e altri magazzini a Teramo, Campobasso e uno in provincia di Venezia, situato nel bacino dei produttori di denim; i nostri fili sono spediti ai clienti nell’arco di 24 ore”, conclude Cumerlato. “Come gruppo fatturiamo circa 16 milioni di euro, di cui 11 milioni gnerati da MIC; il nostro giro d’affari è realizzato per il 55% in Italia e il 45% all’estero”.
Copyright © 2023 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.