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APCOM
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Pubblicato il
5 nov 2008
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Manifattura italiana a rischio davanti alla crisi
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5 nov 2008
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Milano, 29 ott. (Apcom) - Il peggioramento dello scenario economico internazionale e le incertezze legata alla crisi finanziaria avranno un impatto negativo sull'industria manifatturiera italiana sia nel 2008 sia nel 2009, con il fatturato a prezzi costanti atteso in calo rispettivamente del 2,1% e dell'1%.
Solo a partire dal 2010 dovrebbe esserci una graduale ripresa con il giro d'affari visto in aumento dell'1%. Questi in sintesi i dati del rapporto "Analisti dei settori industriali" elaborato da Prometeia e Intesa Sanpaolo. A pesare nel 2008 e nel 2009 il calo della domanda interna (-2,9% nel 2008, -1,2% nel 2009, +1% nel 2010), parzialmente compensato dalla tenuta delle esportazioni grazie alla competitività dimostrata dalle imprese manifatturiere italiane sui mercati esteri, senza per questo compromettere la redditività.
Secondo il Rapporto, l'export, anche se in forte calo rispetto al +4,1% del 2007, nel 2008 dovrebbe registrare una crescita positiva dello 0,9%, per poi aumentare dell'1% nel 2009 e del 2,6% nel 2010. Il calo della domanda interna invece si tradurrà in una flessione dei margini, con il Mol, misurato su un campione di imprese, visto in calo dal 9,2% del 2007, all'8,7% quest'anno, all'8,5% nel 2009, mentre nel 2010 dovrebbe risalire all'8,7%.
La crescita di competitività, secondo il Rapporto, riguarda anche le piccole imprese che hanno registrato una crescita della redditività, nonostante l'inasprimento delle condizioni valutarie. "Una volta arginata la crisi finanziaria è necessario, con il sostegno del Governo, far ripartire la domanda interna e gli investimenti in grandi opere", ha dichiarato a margine della presentazione del rapporto Gregorio De Felice, Chief Economist di Intesa Sanpaolo. De Felice ha poi sottolienato come in questa fase sia fondamentale "favorire il più possibile la circolazione della liquidità", senza occuparsi dell'inflazione che "in questo momento è l'ultimo dei problemi, mi preoccupa di più la deflazione".
Per il sistema moda l'evoluzione è legata all'andamento dei consumi, la cui debolezza negli Usa e in Europa in particolare in Russia, non consentià di replicare i risultati degli scorsi anni. La domanda interna decisamente negativa, infine condizionerà l'andamento dei comparto auto e moto, dopo la forte ripresa dello scorso biennio.
Nel 2010 invece la ripresa interesserà la maggior parte dei settori ad eccezione di elettronica ed elettrodomesitici ancora alle prese con processi di delocalizzazione e di materiali per costruzioni, su cui peserà il perdurare delle difficoltà nel settore dell'edilizia. A guidare la ripresa invece saranno: Made in Italy, elettrotecnica, mettallurgia e meccanica.
Fonte: APCOM